Economia
Rcs, Della Valle attacca la Consob. Ricorso al Tar contro l'Opas di Cairo

Diego Della Valle torna all'attacco sul caso Rcs e questa volta mette nel mirino la Consob. "E' mancata pesantemente durante il periodo delle offerte", dice
Della Valle, azionista di Rcs con il 7,3%, non sembra aver intenzione di mollare nella nuova Rcs dell'era Cairo. Anzi, dopo aver anche fatto sapere di essere stato contattato prima di Mediobanca da Intesa-Sanpaolo per far parte della cordata Cairo, ha comunicato che intende rimanere secondo grande azionista dopo l'editore alessandrino e ha lasciato intendere di poter salire ancora. "Io ho investito credo 220 milioni in Rizzoli. Sia comprando le azioni per entrarci che per l'aumento di capitale con Fiat. Io e la famiglia Rotelli siamo quelli che hanno investito di piu' in Rcs", ha spiegato poi durante un altro passaggio della sua conferenza stampa.
"Ho già detto - ha ricordato - che noi non siamo venditori, ma compratori di azioni Rcs se i piani sono buoni. Se la Consob si pronuncera' in maniera chiara e condivisibile io sono pronto a fare due o quattro passi indietro, che mi consentano di restare secondo azionista del gruppo". Per il patron di Tod's "e' folkloristico" parlare dell'ipotesi che possa essere annullato il passaggio a Urbano Cairo delle azioni conquistate tramite l'opas: "Io voglio sentirmi dire in modo sicuro come stanno le cose".
Della Valle ha tenuto la conferenza stampa dopo che assieme a Imh e Pirelli ha depositato un ricorso presso il Tar del Lazio contro la decisione della Consob sulla mancata sospensione cautelare dell'offerta pubblica di acquisto e scambio promossa da Cairo. L'ennesimo passo dopo che lo scorso 21 luglio Imh e alcuni suoi soci avevano presentato in Consob un esposto contro l'operazione dell'editore alessandrino. Lo stesso plico è stato portato il giorno successivo in Procura a Milano. Atto a seguito del quale il pool di giudici capitanati da Francesco Greco ha apewrto un'inchiesta a carico di ignoti senza titolo di reato e senza indagati per fare luce sulla questione, ma il cui esito sarà noto soltanto dopo l'estate.
Dopo settimane di rilanci, la partita su via Solferino si è conclusa con un risultato indiscutibile: con un'offerta mista azioni (0,18 titoli Cairo Communication per ogni titolo Rcs consegnato all'opas) e cash (0,25 euro per ogni azione Rcs ) e soprattutto con un progetto industriale che faceva leva sull'integrazione dei due gruppi editoriali. Cairo ha, infatti, conquistato il 48,8% del capitale della Rizzoli, salito nel frattempo a oltre il 55% (55,9%, ma teoricamente può raggiungere il 62% del capitale) secondo quanto ha comunicato ieri Borsa italiana. Invece la cordata Imh, guidata da Investindustrial e appoggiata da Mediobanca , UnipolSai , Pirelli e Diego Della Valle, ha proposto un'Opa in contanti a 1 euro per azione, ma si è fermata al 37,7%.