Economia

Rcs, è fatta per i Libri: vende a Mondadori per 127,5 milioni. Fuori Adelphi

di Andrea Deugeni

Al termine di quasi otto mesi di trattative, Rcs Libri finisce alla Mondadori, la controllata Fininvest titolare anche di editrici come Einaudi, Piemme e Sperling & Kupfer.. Dopo la fumata nera di mercoledì notte (nonostante la previta scadenza dell'esclusiva), l'amministratore delegato di Rcs Pietro Scott Jovane ha finalizzato il mandato che aveva ricevuto dal consiglio di amministrazione, siglando con il gruppo di Segrate il contratto per la cessione della controllata Rcs Libri. Operazione da 127,5 milioni di euro (sono previsti possibili aggiustamenti del prezzo per più o meno 5 milioni) che consentirà a Via Rizzoli di ridurre il debito con le banche creditrici e, fa sapere un comunicato del board di Rcs, anche di "finanziarie per gli investimenti di sviluppo del business e di procedere nel percorso di ridefinizione dei principali termini del contratto di finanziamento in essere con gli istituti finanziatori". Il gruppo che edita il CorSera si era fissato degli obiettivi sulle dismissioni concordati con gli istituti di credito (250 milioni di cessioni entro fine settembre), evitando così di sforare i vincoli finanziari (covenant), che le avrebbero altrimenti imposto un aumento di capitale per quasi 200 milioni.

Dal perimetro della vendita, però, è stata esclusa Adelphi, casa editrice controllata il cui 58% che fa capo al gruppo guidato da Jovane è stato ceduto al socio Roberto Calasso. Il closing era nell'aria, con il tema del contendere emerso all'ultimo che riguardava le condizioni relative ai rischi dell'operazione, soprattutto nell'iter autorizzativo con l'Antitrust, che la Mondadori (che possiederà ora quasi il 40% del mercato della letteratura, mettendo le mani su altri importanti marchi come Bompiani, Bur e Fabbri editori, in grado di fatturare oltre mezzo miliardo di euro) voleva in capo a Rcs. Un disco verde, ha spiegato il Cda della Rizzoli a cui sarà "soggetto il perfezionamento" della cessione, autorizzazioni che qualora richiedessero dei cambiamenti nei termini della vendita "non ne pregiudicheranno però il completamento" e "non comporteranno modifiche delle condizioni economiche" per l'azienda.  Il riferimento è al probabile esame dell'autorità per la concorrenza, visto che nell'operazione il primo gruppo librario italiano va ad acquistare il secondo del Paese. 

La firma del contratto di compravendita, seguita a una trattativa non-stop anche dopo lo scadere dell'esclusiva al 30 settembre, alla fine è arrivata in nottata, a valle anche dei consigli di amministrazione delle due aziende, con il voto unanime (è stato sottolineato) nel Cda Rcs.La Marsilio Editore, di cui oggi Rcs ha il 50,99%, al momento del closing passerà per una quota del 94,7% al gruppo di Segrate.

Per parte sua Mondadori ha affermato che l'accordo consentirà al gruppo di consolidare la propria presenza in Italia nel mercato dei libri trade e nell'editoria scolastica, nonché negli illustrati a livello internazionale. In più, di avere un portafoglio di autori di tutto rispetto: Umberto Eco, Andrea De Carlo, Michel Houllebecq. 

Le attività oggetto della vendita hanno registrato nell'esercizio 2014 ricavi pro forma per 221,6 milioni, margine operativo lordo ante oneri non ricorrenti per 8,8 milioni e investimenti per 11 milioni, di cui 1,7 milioni destinati al rinnovo delle librerie Rizzoli. Il prezzo di 127,5 milioni è stato valutato sulla base di un enterprise value di 130 milioni, con un indebitamento netto di 2,5 milioni (medio e rettificato, includendo anche le quote in Marsilio da riacquistare).

Sono poi previsti meccanismi di aggiustamento del prezzo per 5 milioni di euro, in base ai risultati 2015 della Libri, oltre a un incasso ulteriore a favore di Rcs per 2,5 milioni sulla base dei risultati aggregati 2017 delle attività librarie. In base all’accordo Corriere e Gazzetta dello Sport continueranno ad esercitare attività editoriale sui libri collaterali. Rcs mantiene poi la titolarità del marchio Rizzoli, attività libraria esclusa.