Economia

AccessCo, rumors: Draghi contrario. Nel Pnnr la distanza su Open Fiber-Tim

Nel documento consegnato all'Europa si parla al plurale di reti. Il suggerimento esplicito sarebbe arrivato proprio da Bruxelles

"Notizia negativa per Tim se confermata visto che le cessioni delle quote di Open Fiber a Cdp e Macquarie" da parte di Enel "erano state viste dal mercato come il primo passo verso la creazione di una rete unica", hanno commentato gli analisti di Bestinver secondo cui "un progetto di co-investimento di Open Fiber e Tim sarebbe ancora positivo per Tim in quanto le consentirebbe di risparmiare spese per investimenti, ma crediamo che questa soluzione sia sub-ottimale rispetto alla creazione di una rete unica, che ridurrebbe la concorrenza nel wholesale".

Gli analisti finanziari di Intermonte vedono un "forte interesse da parte di vari soggetti a mettere insieme un unico progetto di rete". "Diversi articoli di stampa riportano che la versione finale del Pnrr presentata a Bruxelles non include piu' una potenziale combinazione delle reti Tim (FiberCop) e Open Fiber, ma prevede una sola rete in zone bianche (gia' assegnata a Of nella gara Infratel) e grigie, con pluralita' di reti in zone nere. I

l punto di vista dei broker: "Le indicazioni del Pnrr non precludono accordi di co-investimento e/o consorzi nelle zone grigie, che riteniamo necessari per limitare l'overbuild ed evitare sprechi di risorse pubbliche e private", affermano gli analisti in un report. Nonostante la posizione assunta dal governo nel Pnrr, sembra esserci un "forte interesse - prosegue Intermonte - da parte di vari soggetti a mettere insieme un unico progetto di rete: in particolare Cdp (che ha recentemente rafforzato le sue posizioni nel capitale di Of e nella governance di Tim), Macquarie (interessata a massimizzare i ritorni del suo investimento in Of) Tim e forse anche Enel (potenzialmente interessata a ulteriori earn-out dalla sua cessione in caso di combinazione Tim-Of)”.