Economia
Recovery Fund, Spagna e Portogallo rinunciano ai prestiti: no a 80 miliardi
I due Paesi iberici non hanno problemi di liquidità. Gli spagnoli dicono no a circa 70 mld, 10 per i lusitani. La motivazione è la stessa: aumenta il debito
Recovery Fund, Spagna e Portogallo rinunciano ai prestiti: no a 80 miliardi
Spagna e Portogallo hanno deciso di dire no ai prestiti del Recovery Fund, si tratta di circa 80 miliardi. La quasi totalità sarebbe spettata agli spagnoli, secondi per entità di risorse, alle spalle solo dell'Italia. Sanchez rifiuta 70 miliardi. Stessa decisione anche per i lusitani, a cui ne sarebbero spettati 10. A differenza dell’Italia, - si legge sulla Stampa - i governi di Madrid e Lisbona hanno deciso di non inserire la richiesta di finanziamenti europei a tasso zero nei loro piani nazionali spediti a Bruxelles. La ragione principale è molto semplice: vogliono tenere sotto controllo il loro debito.
Non conviene (i tassi dei due Paesi sono piuttosto bassi) e al momento non ci sono problemi di liquidità, hanno più volte spiegato i due leader. I due governi iberici non ritengono conveniente chiedere i fondi del Recovery più o meno per gli stessi motivi per cui non intendono chiedere i prestiti del Mes: si tratta di soldi che devono essere restituiti, dunque che fanno aumentare il debito, e che si portano dietro una qualche forma di condizionalità.