Economia
Regione, il Pd: "Bilancio opaco, non taglia le tasse a cittadini e imprese"
Domani in discussione il Bilancio di Regione Lombardia, il Pd attacca: "Non taglia le tasse". L'assessore Sertori: "Rosicano... ed è giusto così"
Regione, il Pd: "Bilancio opaco, non taglia le tasse a cittadini e imprese"
Il Bilancio regionale 2021-23, in discussione da domani in Consiglio regionale, "è un documento opaco, che non taglia le tasse ai cittadini e alle imprese e che riduce i fondi al trasporto pubblico mentre investe su Pedemontana". Così il gruppo Pd in Regione che oggi ha tenuto una conferenza stampa per sottolineare alcune "evidenti criticità, tra cui cifre non congruenti o senza giustificazione". I dem hanno anche presentato un documento che chiede di "stanziare 500 milioni sulle stesse linee e gli stessi obiettivi del Recovery fund".
Secondo il Pd, "A bilancio la Regione conferma le entrate tributarie, quindi non ha intenzione di diminuire le tasse: erano 21,6 mld nel 2020, saranno 21,7 nel 2021. Ben il 67% delle spese complessive, 15,7 miliardi, una quota rilevante di quelle connesse alla sanità pubblica e privata, non saranno discusse dal Consiglio ma solo dalla Giunta. A bilancio ci sono cifre sbagliate: 322 milioni di euro di spese per il personale che invece ne vale 176,6; 337 milioni per la gestione dei beni confiscati alla criminalità quando in realtà è uno; circa 500 milioni sono privi di alcun riferimento di legge o motivazione. La Lombardia è solo quinta nella classifica nazionale sulla miglior garanzia dei livelli essenziali di assistenza (LEA), un indicatore cardine della qualità della sanità, ma non investe risorse per migliorare la sua posizione, a differenza dell’Emilia-Romagna, seconda in classifica, che ne ha messo nel 2020 altri 120 milioni. A bilancio c’è una riduzione di 257 milioni complessivi per il trasporto ferroviario mentre c’è uno stanziamento di 360 milioni per Pedemontana. Il Piano Lombardia, o piano mancia, è una parte consistente del bilancio, ma è composto perlopiù da micro-interventi distribuiti in buona parte alle amministrazioni di colore politico affine alla Giunta regionale".
“Fontana e Caparini non hanno nessuna intenzione di ridurre le tasse e lo hanno scritto a bilancio nero su bianco – dichiara il capodelegazione pd in commissione bilancio Pietro Bussolati -. Questo avviene nonostante il Governo abbia raddoppiato nel 2020 i trasferimenti. Il Bilancio che andremo a discutere è peraltro solo una parte, perché sulle risorse della sanità, che sono preponderanti, c’è una quota altissima su cui decide da sola la giunta regionale, Fontana, Caparini e Gallera, senza controlli del Consiglio. È un bilancio con meno trasporto pubblico e più asfalto, senza investimenti per la medicina territoriale che invece noi chiederemo di inserire. C’è poi la legge mancia che è uno scandalo, perché le risorse prese a debito che i lombardi dovranno ripagare sono state allocate in una logica di distribuzione agli amministratori amici. È una politica che non solo ricorda tempi bui, ma che spreca le risorse di cui avremmo bisogno per rialzarci e per dare un futuro alle prossime generazioni.”
“Noi proponiamo un nuovo inizio per i cittadini lombardi che non si devono mai più sentire soli e abbandonati, com’è successo negli ultimi mesi di fronte al virus e alle sue conseguenze economiche – spiega il capogruppo del PD in Regione Fabio Pizzul -. Per superare i suoi fallimenti la Lombardia deve cambiare modello e non può pensare, come sta facendo, di utilizzare le risorse del recovery fund per finanziare progetti che ci sono già e che non hanno il rendimento sociale per cui le risorse sono state stanziate dall’Europa, come ammonisce, in via generale, anche Mario Draghi. La Lombardia è caduta nel gioco della convenienza politica e del clientelismo, come si è visto con la Legge mancia, quello che la Regione chiama Piano Lombardia.”
Sertori: "Giusto che il Pd rosichi..."
"Siamo alla follia: Regione Lombardia finanzia tutti i Comuni della Lombardia per realizzare opere utili al territorio e in grado di rimettere in moto un sistema economico-produttivo forzatamente bloccato dalla pandemia e il Partito Democratico non trova niente di meglio che rosicare e criticare pretestuosamente e senza una ratio". Lo dice Massimo Sertori, assessore regionale agli Enti Locali, Piccoli Comuni e Montagna, replicando al Partito democratico sul tema del 'Piano Lombardia'. "Verrebbe da dire - aggiunge Sertori - 'la volpe e l'uva' con il Pd che invece di allinearsi ai sindaci del suo partito, che beneficeranno di questo 'Piano' e che hanno ringraziato il presidente Fontana per la nostra iniziativa, prova goffamente a criticare sempre e comunque". "Li capiamo - prosegue l'assessore Sertori - e comprendiamo la loro insofferenza, infatti mentre a Roma il centrosinistra litiga per la spartizione delle poltrone, in Lombardia il presidente Fontana, fin dal mese di giugno, pone in essere provvedimenti concreti per favorire la ripresa e sostenere le imprese completamente abbandonate dal Governo".
Bolognini (Lega): "Da Regione 10 milioni in ristori solo in provincia di Milano"
“Grazie a Regione Lombardia e al Presidente Fontana per i ristori rapidamente erogati, tramite il piano ‘Si Lombardia’, alle categorie produttive penalizzate dalle chiusure e risarcite in maniera insufficiente dal Governo. In una settimana, solo nella provincia di Milano, sono stati erogati oltre 10 milioni di euro, contributi che daranno una boccata d’ossigeno a tassisti, lavoratori del settore degli eventi, artigiani, venditori ambulanti e tante altre microimprese o partite IVA ignorate dai ristori governativi”. A dirlo è il Commissario Provinciale di Milano della Lega Stefano Bolognini. “Ancora una volta – sottolinea Bolognini –, Regione Lombardia mette a nudo le mancanze del Governo nei confronti di Milano e della Lombardia e interviene per fare quello che da Roma non è stato fatto: aiutare concretamente l’economia della nostra regione e i cittadini lombardi in difficoltà a causa della pandemia. In particolar modo – conclude il commissario leghista – a Milano, dove le chiusure hanno maggiormente penalizzato molte attività produttive e i pubblici esercizi”.