Economia
Rete Tim, il fondo Gip bussa a Cdp. Ecco chi guarda alla futura NetCo

Una prosecuzione delle interlocuzioni fra Tim e Kkr dovrebbe puntare a un impegno di Kkr nella società della rete NetCo
La stessa Cdp, che contattata non ha commentato le indiscrezioni, starebbe avendo in queste settimane discussioni con Kkr e con il gruppo infrastrutturale australiano Macquarie per discutere del progetto di creazione di rete unica. Il piano di suddivisione di Tim in due realtà, in ServCo (la newco dei servizi Noovle, Olivetti, Telsy, il mobile, il business e consumer e Tim Brasil) e NetCo (la società della rete, gli asset fissi, le attività wholesale e Sparkle) ha comunque cambiato le carte in tavola.
Alcuni private equity che da tempo stanno analizzando il dossier Tim, avrebbero cambiato l'approccio all'operazione. Il fondo Cvc è da oltre un anno che sta alla finestra sull'ex-monopolista e, secondo alcune indiscrezioni, era dato come possibile candidato a una contro Opa assieme a Vivendi.
In realtà questa ipotesi appare oggi ormai superata. Cvc, in realtà, potrebbe essere interessato a singoli asset della ServCo, come ad esempio il Brasile. Infine, le interlocuzioni fra Tim e Dazn per rivedere il minimo garantito di 340 milioni annui (di Tim a Dazn) sono ancora in corso. Ma a quanto risulta al Sole 24 Ore la via del mancato accordo prende sempre più quota. Il che vorrebbe dire andare per carte bollate.
Intanto, in una Borsa leggermente sotto la parità, il titolo viaggia in calo di un punto percentuale a metà mattinata. Ieri è anche emerso dal bilancio che dovrà affrontare una richiesta di risarcimento danni aumentata a 2,6 miliardi nella causa relativa al presunto abuso di posizione dominante nel mercato della banda larga dopo la citazione da parte della rivale Open Fiber.
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