Economia

Ricostruzione post COVID, i CEO ELIS presentano i piani di intervento per scuola, impresa e lavoro

Pietro Cum, ELIS: "Investire nel capitale umano è la rotta, a noi tutti la responsabilità di seguirla”

"Una Bussola per orientarsi e un Timone per navigare verso un Nuovo Mondo", oltre 100 CEO di Grandi Imprese Italiane del Consorzio ELIS all'evento di Semestre di Presidenza ELIS. Walter Ruffinoni nuovo Presidente.

Oltre 100 CEO di Grandi Imprese Italiane del Consorzio ELIS (63 CEO in presenza e 40 da remoto) si sono incontrati a Roma per tracciare insieme la rotta per la rinascita del Paese partendo dalla scuola, dall’impresa e dal lavoro accogliendo l’invito di Stefano Donnarumma (Terna) e Marco Sesana (Generali Italia e Global Business Lines Generali).

Azioni concrete per sostenere la scuola nel suo processo di trasformazione della didattica partendo dalle esperienze raccolte nel Libro Bianco per la Scuola (sviluppato durante il semestre di Presidenza a guida di Stefano Donnarumma, CEO & General Manager Terna), e dalla Bussola per la rinascita (scritta dai CEO durante il semestre di Presidenza Generali Italia), un documento che promuove comportamenti sia individuali sia da portare nelle aziende e nelle istituzioni per prendersi carico della comunità.

Da queste azioni è nato un Timone di azioni concrete organizzato in tre aree di intervento:

  • Trasformare LA SCUOLA. È necessario e urgente un intervento strategico dedicato all’educazione dei giovani. Occorre una comunità educante che li prepari ad affrontare questa nuova epoca, che richiede apprendimento continuo, creatività e capacità di adattamento. I giovani dovranno sostenere la società di domani e disegnare il proprio futuro. L’area, guidata da Stefano Donnarumma, Past President ELIS, con il progetto Sistema Scuola Impresa e il suo Libro Bianco presentato nei giorni scorsi al presidente della Repubblica Sergio Mattarella, ha sensibilizzato i CEO presenti a non abbandonare la scuola italiana.
  • Trasformare L’IMPRESA e il suo ruolo nella comunità. Le imprese devono diventare “inclusive”. Occorre operare nel territorio, costruire ponti con le comunità, sostenere il Sud e limitare l’abbandono scolastico.
    Lo scorso 15 luglio in Cassa Depositi e Prestiti una “business round table” italiana di imprese guidata da Marco Sesana, Country Manager & CEO Generali Italia e Global Business Lines, Present President ELIS, si è impegnata a dare un contributo al Paese prendendosi in carico azioni basate su valori condivisi e riconosciuti.
    All’appello lanciato da Sesana con il progetto Mindset Revolution hanno risposto in molti. I CEO vengono esortati ad occuparsi della comunità aiutandosi reciprocamente in questo cambio rotta.
  • Trasformare IL LAVORO. Migliorare la produttività e l’innovazione nei modi e nei luoghi di lavoro (new ways of working). Occorre generare valore sociale favorendo lo sviluppo delle competenze, la salute delle persone e il benessere delle famiglie. Serve una nuova cultura del lavoro, che bilanci esigenze individuali, familiari e professionali. Quest’ultima area verrà sviluppata da Walter Ruffinoni, CEO NTT Data EMEA & CEO NTT Data Italia e Futuro Presidente di Semestre ELIS, insieme alla task force ELIS.

Un vero e proprio timone quello costruito oggi insieme ai CEO del Consorzio ELIS, per orientare la responsabilità delle aziende verso la comunità e le persone, nell’era della Quarta Rivoluzione Industriale. Investire nel capitale umano è la rotta, a noi tutti la responsabilità di seguirla”, ha introdotto ad inizio lavori Pietro Cum, Amministratore Delegato ELIS.

Il documento è stato presentato oggi in Villa Blanc, sede Luiss Business School, alla presenza di Pietro Cum, Amministratore Delegato ELIS e di Paolo Boccardelli, Direttore LUISS Business School.

"Una Bussola per orientarsi e un Timone per navigare verso un Nuovo Mondo", ELIS: le dichiarazioni dei relatori ad Affaritaliani.it

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Ruffinoni, NTT DATA: “Trasformiamo l’impresa”

Walter Ruffinoni, CEO NTT DATA EMEA & Italia, ha introdotto: “Il COVID ha portato all’accelerazione di alcuni fenomeni, come l’adozione di tecnologie digitali. La sfida del futuro è combinare i vantaggi del lavoro in remoto (produttività a +15%, taglio dei costi a -20%, diminuzione attrition) e in presenza. Serve ripopolare gli uffici, tornare a un contatto e ripartire”.

LEI foto
Ripa, Open Fiber: “Fondamentale lavorare sulla scuola”

Noi realizziamo una grande infrastruttura in fibra ottica per abilitare la rivoluzione digitale. per utilizzare appieno le infrastrutture, sono indispensabili nuove competenze sul mondo del digitale e una nuova cultura più attenta a svilupparle. È fondamentale lavorare su scuola, educazione il reskilling dei lavoratori. Entro il 2023 speriamo di raggiungere 20 mln di unità immobiliari”, ha introdotto ai microfoni di Affaritaliani.it Elisabetta Ripa, Amministratore Delegato e Direttore Generale di Open Fiber

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Donnarumma, Terna: “Trasformiamo la scuola”

È sicuramente una questione di investimento sul futuro, le imprese come le nostre che sono imprese che hanno programmi decennali o ventennali, devono investire sui giovani, devono fare in odo che i giovani arrivino a un determinato momento avendo studiato le giuste materie, avendo sviluppato skills utili alla costruzione di questo futuro. Bisogna investire sin da oggi per quelle che saranno le risorse che avremo fra 5 anni o fra 10 anni. Questo è un focus che noi abbiamo molto chiaro”, ha approfondito Stefano Antonio Donnarumma, CEO e General Manager di Terna. “Educare i giovani a essere agenti del cambiamento e orientarli alle professioni del futuro è una delle principali sfide  che abbiamo come manager e come persone”, ha detto Stefano Donnarumma, Amministratore Delegato di Terna e  past president di ELIS. “Con il progetto Scuola Impresa vogliamo contribuire all’innovazione del sistema educativo,  mettendo al centro lo studente nella scoperta dei propri talenti: solo facendo sistema fra scuole, professori, aziende e manager possiamo dare un futuro diverso al nostro Paese".

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Boccardelli, Luiss: “Mettere al centro la formazione”

Paolo Boccardelli, Direttore Luiss Business School, ha aggiunto ad Affaritaliani.it: “Ad oggi l’emergenza riguarda il capitale umano e le competenze. Servono percorsi di formazione adeguati alle esigenze professionali. È necessario integrare le prospettive delle aziende dell’innovazione e del grande cambiamento che sta affrontando l’impresa, con quello che le discipline accademiche possono realizzare. Serve una collaborazione non comune, diversa dal passato”.

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Di Foggia, Nokia Italia: “Innovazione al centro”

Mi fa piacere che il consorzio Elis mi abbia invitato ad aderire al programma di sostegno per l’educazione per le scuole. Tra i miei obiettivi, da quando ho preso in carica l’azienda Nokia Italia, ho proprio quello dell’educazione digitale, sappiamo che in Italia abbiamo un gap dal punto di vista delle infrastrutture digitali, ma ancor di più dell’alfabetizzazione digitale. In Italia Nokia contribuisce allo sviluppo delle infrastrutture costruendo reti di telecomunicazioni fisse e mobili, avendo a diposizione risorse come 1400 tra ingegneri e informatici, 4 linee di ricerca e sviluppo, un centro di innovazione e soprattutto un centro di educazione che eroga corsi sia in modalità tradizionale sia in modalità innovative. È un dovere e un piacere contribuire in tal senso”, ha evidenziato Giuseppina Di Foggia, Amministratore Delegato Nokia Italia.

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Pompili, Sopra Steria: “Puntare su innovazione e talenti”

Il capitale umano è centrale. Le aziende hanno l’obbligo di supportare il sistema scuola in tutto quello che possono per trasferire ai ragazzi le necessità delle aziende e per supportare il loro percorso di crescita”, ha sottolineato Stefania Pompili, Chief Executive Officer Sopra Steria Italy.

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Morganti, Intesa Sanpaolo: “Importante vicinanza al mondo dell’istruzione”

Marco Morganti, CEO Banca Prossima – Gruppo Intesa Sanpaolo, ha dichiarato ai microfoni di Affaritaliani.it: “Abbiamo cominciato veramente molto tempo fa con alcune iniziative sperimentali che ci hanno dimostrato che fare un prestito a uno studente universitario non è un atto di buona volontà sperando che non succeda il peggio, in realtà gli studenti sono ottimi pagatori dei crediti che ricevono. Non basta fare credito però, bisogna che questo credito sia senza garanzie, perché la garanzia vera che un ragazzo ci mette è il suo impegno e la sua determinazione: il progetto che fa su se stesso, come fosse un imprenditore della propria condizione cittadina. in sostanza abbiamo trasformato quei primi tentativi artigianali in uno strumento industriale vero. Infatti oggi qualunque studente italiano, iscritto a qualunque facoltà di qualunque ateneo, può prendere questo prestito, lo mantiene per tutto il tempo dello studio, è un buon importo, non sono cifre enormi anche perché non volevamo sovraccaricare di debito i ragazzi. Una volta che ha finito di studiare e sono passati due anni e non restituisce niente perché deve cercarsi, giustamente, lavoro, la restituzione la farà in 30 anni pagando l’interesse dell’1%. È una formula che è accessibile a tutti, in funzione del fatto che la Costituzione Italiana tutela il diritto allo studio. C’è una dimensione di sicurezza che ovviamente va rispettata, forse gli studenti universitari sono anche facilitati dal fatto che hanno tradizionalmente l’abitudine o la possibilità di studiare un po’ di meno in presenza. Però il problema esiste e c’è un danno per la didattica, la didattica universitaria pur essendo a un livello più alto non può fare a meno della presenza. Credo che il Covid abbia rappresentato l’opportunità in mezzo ai tanti guai di affinare la capacità di lavoro a distanza. E questa è una capacità definitiva che abbiamo assunto".

"Una Bussola per orientarsi e un Timone per navigare verso un Nuovo Mondo": la prospettiva sul futuro dei CEO ELIS

Francesco Starace, CEO and General Manager of Enel, ha sostenutoLa sostenibilità è l’unica strada per orientare positivamente le scelte che riguardano il presente e il futuro; è da qui che dobbiamo ripartire per dare risposte concrete alle nuove generazioni. L’emergenza legata al Covid-19 ha messo in luce limiti e rischi legati a modelli di sviluppo ormai superati. Per far sì che la ripartenza possa diventare un’opportunità per generare valore nel lungo termine è necessario adottare una visione diversa, che metta la sostenibilità al centro delle attività umane. L’esperienza di Enel dimostra come questo modello possa far bene, al tempo stesso, all’ambiente, alle aziende, alle persone e alle comunità”.

“Quelli del lockdown per la psicologia di tutti gli italiani sono stati giorni molto difficili. Noi come Cda ci siamo detti che dopo il lockdown volevamo essere ricordati come quelli che rimanevano per dare un punto di riferimento alle comunità. Con tutto quello che era cambiato non si poteva cambiare anche questo. Con tutti i rischi del caso. Ad inizio marzo dovevamo pagare le pensioni nei paesi della Lombardia in lockdown e abbiamo fatto un appello per farlo perché il personale dell’ufficio era positivo. Abbiamo avuto tanti volontari per portare le pensioni. I portavalori non ci portavano i soldi e dovevamo fare una staffetta con i Carabineri per garantire il pagamento delle pensioni. Questo ci sta tornando con gli interessi e credo che abbiamo fatto non solo una cosa buona per il sistema ma anche per il business in futuro", ha osservato Matteo Del Fante, CEO e General Manager Poste Italiane.

Luigi Gubitosi, CEO e General Manager di TIM, ha argomentato: “Parlare di futuro in questo momento è quanto mai fondamentale e farlo pensando ai grandi temi del lavoro, della scuola e della funzione delle imprese all’interno delle comunità in cui operano è un elemento chiave per riflettere su come si possa contribuire concretamente allo sviluppo e alla coesione sociale del Paese. L’emergenza lascerà i suoi segni sull’economia globale ma al tempo si stanno gettando le basi per costruire e riprogettare la ripartenza. In questo momento è necessario che tutti mettano a fattor comune i propri punti di forza e collaborino per offrire gli strumenti necessari per una ripresa di lungo periodo che punti sull’innovazione, sia sostenibile e metta al centro lo sviluppo delle competenze”.

Navighiamo in acque agitate e questa “Bussola dei Valori” arriva in un momento straordinario, come straordinaria è la nostra responsabilità. Il nostro Manifesto Cittadini Digitali, Produttori di Futuro ha tracciato le linee. Come CEO vogliamo essere attori di cambiamento. Con le nostre aziende ci impegniamo a promuovere innovazione e inclusione. Come parte di un movimento, lanciamo un patto per coltivare le vocazioni digitali dei giovani. In questa direzione ci siamo mossi, ma sulla nostra rotta c’era l’imprevedibile. Su due temi siamo chiamati a dare ancora di più: cultura digitale e responsabilità sociale d’impresa, pilastri della ripresa sostenibile che il nostro Paese si attende. Abbiamo visione, ora più che mai dobbiamo trasformarla in azione", ha esposto Marco Sesana, Country Manager & CEO Generali Italia e Global Business Lines.

Investire nelle persone è necessario. Investire nei giovani è essenziale. Per questo come Gruppo Acea continueremo a operare, insieme a ELIS e alle aziende del Consorzio, a fianco delle scuole e delle nuove generazioni, consolidando quanto realizzato finora e offrendo il nostro supporto a un processo di trasformazione della didattica che possa avvicinare il mondo della scuola a quello del lavoro in un’ottica di reciproco arricchimento”, ha affermato Giuseppe Gola, CEO GRUPPO Acea.

Gianfranco Battisti, CEO e Direttore Generale Ferrovie dello Stato Italiane, ha concluso: “Come Gruppo FS Italiane abbiamo di fronte una grande sfida. Quella di cogliere l’opportunità, in questo periodo difficile, di creare un nuovo mondo, ridisegnando un modello di sviluppo più incentrato sulla persona che sulla massimizzazione dei profitti. Il nostro obiettivo è, e continuerà a essere, quello di generare valore condiviso, e di creare un sistema di accessibilità diffuso, sia ferroviario che stradale. Vogliamo essere un asset fondamentale per la ripartenza del Sistema Paese. Gli investimenti in infrastrutture, la digitalizzazione, l’innovazione sono le basi su cui stiamo costruendo, insieme ai nostri giovani, veri motori del cambiamento, lo sviluppo sostenibile per consegnare alle nuove generazioni un Paese più competitivo”.

ELIS, che lavora sui temi dell’educazione e dell’innovazione sociale, con particolare attenzione all’integrazione tra mondo della scuola e dell’impresa, ha riunito una community di CEO di molte tra le principali aziende italiane perché́ tracciassero una rotta per il rinnovamento della scuola e della società.