Economia
Rothschild, Daffina scommette forte sulla moda: tutti gli investimenti del Ceo
Il banker che si dice essere candidato di Salvini alla carica di ad di Cdp ha una predilezione per il settore della moda. Ecco le sue partecipazioni
Tcm Immobiliarev, Redinvest Brain, Mirages srl e e Xmh spa: ecco tutte le partecipazioni societarie del Ceo di Rothschild Italia
Alessandro Daffina, romano, classe 1959, non è solo l’amministratore delegato di Rothschild Italia e in questa veste – si dice – candidato di Matteo Salvini alla carica di amministratore delegato di Cassa Depositi e Prestiti. Il banker, infatti, è anche un investitore in proprio, con una predilezione per il settore della moda, come dimostra una ricerca sulle partecipazioni societarie passate e presenti da lui detenute. Quanto alle cariche sociali oggi Daffina è anche presidente di Fondazione Rothschild e dal maggio dello scorso anno è nel consiglio d’amministrazione dell’Ospedale San Raffaele di proprietà del Gruppo San Donato della famiglia Rotelli, in un board presieduto da Paolo Rotelli e dove è presente anche Augusta Iannini, moglie di Bruno Vespa.
LEGGI ANCHE: Cdp, la carta di Salvini è Daffina. Ma il manager di Rotschild smentisce
Passando alle quote societarie a oggi il banker detiene lo 0,05% della Tcm Immobiliare di Milano e il 2,6% di Redinvest Brain di cui azionista principe è Elisa Schembari specializzata in venture capital e di cui secondo socio è il finanziere Guido Maria Brera di Kairos. La terza partecipazione di Daffina risale allo scorso settembre ed è lo 0,92% della milanese Mirages srl, fondata nel 2022 e di proprietà della bella imprenditrice romena Miruna Gheordunescu, che si occupa di fashion col marchio “Gensami” e che sul suo profilo LinkedIn si definisce “un’imprenditrice seriale che mette passione, visione e progettualità nei suoi progetti, con l’obiettivo di realizzare valore”.
Daffina è entrato - con altri - in Mirages attraverso un aumento di capitale deliberato ad agosto del 2023. Il banker, poi, è azionista recente con lo 0,51% della milanese Xmh spa che possiede il 15,1% di Sq11 che a sua volta possiede il 100% di MinervaHub, presieduta da Matteo Marzotto, polo industriale che riunisce eccellenze del made in Italy attive nel segmento finiture e materiali per prodotti di lusso. Socio di controllo di Sq11 al 71% è la holding San Quirico delle famiglie Garrone e Mondini, proprietarie della quotata Erg. Tra le partecipazioni passate di Daffina, invece, figura l’1,2% di Magister Energy Engineering (poi andata in liquidazione), di cui era socio con una quota analoga anche Paolo Scaroni, oggi presidente di Enel e già vice presidente di Rothschild.