Economia

Ryanair dimezza i voli invernali. Nuova ondata Covid sulle compagnie aeree

di Andrea Deugeni

Mentre partono le restrizioni nelle grandi città europee, crollano i titoli del settore viaggi e trasporti che risentono della seconda ondata del Coronavirus

Coprifuoco a Parigi, Londra, Berlino, Francoforte e Barcellona. Lombardia e Campania a rischio lockdown. Come l'Italia, anche i Paesi Bassi hanno registrato la cifra record di nuovi contagi in 24 ore: più di 7.400, con una progressione che va avanti da giorni. Ovunque in Europa i governi stanno mettendo in campo nuove misure e restrizioni mirate conun ingresso dello Stato nel capitale, per contenere la seconda ondata del Covid-19 che sta travolgendo tutto il continente.

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Così i timori di lockdown simili a quelli utilizzati in primavera fanno sentire i propri effetti sui titoli azionari del settore viaggi e trasporti nelle piazze finanziarie europee: gli investitori temono un nuovo pesante colpo all'industria del turismo che azzopperebbe le ripresa economica. Ripresa che, proprio per l’incertezza dovuta alla seconda ondata di contagi, stenta a decollare.

In Borsa, il sottoindice Stoxx600 Travel&Leisure arretra del 3%, con le compagnie aeree easyJet e Lufthansa, già salvata dal governo Merkel, che perdono il 6% sui rispettivi listini. Male (-5%) Iag (British Airways e Iberia) e Air France Klm (-4). Perde il 3,5% Ryanair che ha appena annunciato una riduzione della capacità dei voli per il periodo invernale al 40% a causa delle restrizioni Covid. A Londra perdono tra il 4% e il 5% il tour operator Tui e il gruppo della crocieristica Carnival, mentre nel comparto alberghiero cadono Accor a Parigi (-5,8%) e Melia (-5%)a Madrid.

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Per contenere l'impatto sulla forza lavoro, il colosso irlandese del low cost Ryanair è corso ai ripari chiudendo temporaneamente le basi di Cork e Shannon in Irlanda e di Tolosa in Francia e ha ridotto la sua capacità di voli per la stagione invernale al 40% rispetto ai livelli dello scorso anno. "Ciò ha causato un leggero indebolimento delle prenotazioni anticipate a ottobre, ma materialmente a novembre e dicembre”, ha fatto sapere la compagnia aerea.

L'azienda ha affermato che sta riducendo il suo programma al 40% dei livelli dell'anno precedente rispetto alla precedente indicazione del 60% e sta mantenendo il 65% della rete di rotte invernali, ma riducendo la frequenza dei voli. Inoltre, Ryanair si aspetta che il traffico per l'intero anno scenda a circa 38 milioni di passeggeri, aggiungendo che questa cifra potrebbe ridursi ulteriormente in caso di nuovi lockdown.

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Secondo l'International Air Transport Association (Iata), l'organizzazione internazionale delle compagnie aeree, le aviolinee mondiali bruciano cassa al ritmo di 300 mila dollari al minuto, per un ammontare che nel secondo semestre raggiungerà quota 77 miliardi dollari (in media 13 miliardi al mese). Ciò, dopo aver visto già andare in fumo 51 miliardi nel secondo trimestre per il crollo del traffico causato dal lockdown generalizzato per il Coronavirus e dalla chiusura delle frontiere. Tanto che il direttore generale della Iata Alexandre de Juniac è tornato a chiedere "una nuova tornata di aiuti pubblici alle compagnie per evitare una catena di fallimenti", aiuti che ora potrebbero essere nell'ordine di "60-70miliardi".

Il conto salato per le casse statali  andrebbe ad aggiungersi ai 162 miliardi di aiuti pubblici già ricevuti dalle aviolinee da quando è esplosa la pandemia.

@andreadeugeni