Economia
Salone del Risparmio 2019: parola d'ordine "sostenibilità"
Il Salone del Risparmio approda al MiCo dal 2 al 4 aprile nel nome della sostenibilità e dell'innovazione. Oltre 15mila visitatori attesi.
Al via il Salone del Risparmio 2019, l'evento di tre giorni dedicato alla gestione del risparmio organizzato da Assogestioni, l'Associazione italiana dei gestori del risparmio che rappresenta oltre 290 tra Società di Gestione del Risparmio, Sim, gestori esteri, banche e assicurazioni.
La decima edizione del Salone del Risparmio approda al MiCo in una tre giorni dedicata alla corretta gestione del risparmio, con oltre 150 marchi presenti e più di 100 conferenze in programma. I temi portanti saranno sostenibilità e innovazione, in risposta alle trasformazioni che stanno rivoluzionando il mondo finanziario.
Negli ultimi anni, il focus su ambiente, responsabilità sociale e governance è infatti condiviso e accolto dalle Istituzioni nazionali ed europee ma anche dall’industria del gestito, dagli investitori, dai consulenti finanziari e dai risparmiatori, sempre più sensibili al rispetto dei valori sociali, ecologici ed umani.
Nella plenaria di apertura, intitolata "SOSTENIBILE, RESPONSABILE, INCLUSIVO. LE NUOVE FRONTIERE DEL RISPARMIO GESTITO", si è parlato della sempre crescente sensibilità verso le tematiche ambientali, sociali e di governance da parte delle Istituzioni nazionali ed europee e del mondo del risparmio gestito e della consulenza.
Il Presidente di Assogestioni Tommaso Corcos ha aperto i lavori ricordando come il risparmio sia uno dei fattori capaci di veicolare un futuro sostenibile, responsabile e inclusivo. Rispetto al tema dei Pir, Corcos ha dichiarato: “Attraverso di loro abbiamo avvicinato alla finanza il mondo delle PMI aumentando le quotazioni. Si è verificato ciò che molti si auguravano, cioè la creazione di un canale di finanziamento alternativo a quello bancario. È opportuno rimettere mano alla disciplina dei Pir differenziando tra fondi aperti e gli Eltif”. Il Presidente di Assogestioni ha poi parlato di un’Europa “persa del trilemma di Rodrik”, secondo il quale non ci può essere contemporaneamente globalizzazione, democrazia e sovranità. “L’Europa dovrebbe rivendicare la sovranità nei confronti di Usa e Cina”, ha concluso.
Con Affaritaliani.it, Corcos, Presidente di Assogestioni e Amministratore Delegato di Eurizon, ha ripercorso i temi principali della decima edizione del Salone del Risparmio: “La nostra industria è un’industria che ha sempre mostrato un grande senso di responsabilità. Quindi nell’accezione di una responsabilità più alta entra anche il tema della sostenibilità, che attraversa varie dimensioni: crescita economica, inclusione e tutela ambientale. Spazi molto ampi che fanno riferimento ai 17 obiettivi dell’Onu e che rientrano in queste tre macro categorie. Per Eurizon il tema è molto importante, ma non solo per Eurizon, per tutta l’industria del risparmio gestito. Credo che sia un tema di sviluppo prospettico del destino dell’industria. Con le conferenze di Adam Jonas e di Carlo Ratti abbiamo visto quanto valore, quanto interesse e quanta storia ci sia dietro a questi temi in cui si può abbinare il concetto di fare bene con il concetto di profitto. Con senso di responsabilità, noi cerchiamo di dare una direzione alle industrie nelle quali investiamo”. In merito al Decreto Crescita Corcos ha dichiarato: “Grazie al cambio delle politiche economiche il quadro è leggermente più sereno; per cui anche un Paese che in questo momento ha più difficoltà ha uno spazio maggiore, rispetto a quello che era concesso nel 2018, di intraprendere una serie di iniziative per riagganciare la locomotiva della crescita. Di spazi sono sicuro che il Governo ne ha”.
Presente in videomessaggio al Salone, il Ministro dell’Economia e delle Finanze Giovanni Tria ha dichiarato: "La recessione del 2008 ha indotto un ripensamento del modello di investimento. Occorre modificare i processi decisionali includendo nelle motivazioni dell’agire l’ambiente e le comunità. L’industria del risparmio gestito gioca un ruolo essenziale. Il patrimonio è di per sé un valore, ma esprime una funzione sociale quando viene messo al servizio della comunità. Con la legge di bilancio 2019 abbiamo introdotto strumenti a sostegno dell’inclusione, sostenendo anche l’aumento degli investimenti. Per convogliare maggiori risorse verso l'economia reale occorre promuovere la cultura finanziaria. Occorre fare sistema tra pubblico e privato”.
Salone del Risparmio 2019: i protagonisti
Durante la conferenza dal titolo "Quotarsi per crescere", Affaritaliani.it ha intervistato Raffaele Jerusalmi, Amministratore Delegato di Borsa Italiana, sul futuro del settore: “Rispetto ad altri mercati, l’Italia è sicuramente rimasta indietro; gli imprenditori si stanno avvicinando alla quotazione negli ultimi anni. Fra cinque o sei anni inizieremo a vederne i benefici e i risultati. Quello della quotazione – ha aggiunto Jerusalmi – è un mercato che ha ancora molta strada davanti, un mercato evoluto e sofisticato, sottosviluppato, forse, come quantità di aziende e capitalizzazioni. Credo che questo aspetto si correggerà nei prossimi anni. Agli imprenditori dico che non devono avere paura e che da soli possono vedere i benefici che hanno avuto coloro che si sono quotati”. Rispetto al tema del Salone del Risparmio, l’AD di Borsa Italiana ha detto: “All'interno del tema sostenibilità ci sono due elementi, la trasparenza e la governance, che vengono ben rispecchiati nelle quotazioni". Sul futuro di Borsa, Jerusalmi ha poi concluso: "Nel 2019 speriamo di raggiungere tra le 40 e le 50 ammissioni. La quotazione di Nexi (attesa per aprile e considerata una delle più grandi a livello europeo, ndr), potrebbe sicuramente fungere da spartiacque”.
VIDEO - Jerusalmi, Borsa Italiana: "Crescere quotandosi"
Tamburi, Presidente e Amministratore Delegato di Tamburi Investment, anch'egli intervenuto alla conferenza "Quotarsi per crescere", ad Affaritaliani.it ha commentato: “Il sistema capitalistico mondiale di meglio della quotazione in Borsa ancora non ha inventato nulla. Per cui è l’unica strada vera che in tutto il mondo funziona. Per le aziende italiane non si può fare altro che continuare a farle quotare ancora di più. L’imprenditore italiano mediamente è ricco, per questo motivo di aziende italiane quotate in Borsa non ce ne sono ancora molte. Occorre che con le seconde e terze generazioni cresca sempre di più questo desiderio. Le 100 e più aziende quotate all’AIM sono un segnale importante”. Sull’educazione finanziaria Tamburi ha continuato: “È sempre stata una passione: abbiamo scritto decine di libri e continuiamo a fare riunioni sull’argomento. Crediamo che oltre a cercare di guadagnare per noi e per i nostri investitori sia necessario spiegare alle aziende che cosa si deve fare e accompagnarle in fase di pre IPO. Il credito bancario ha esagerato negli ultimi cinquant’anni di Storia italiana – ha continuato Tamburi - pertanto va ridimensionato. Oggi si sta già riequilibrando da sola la leva tra le banche che non prestano più soldi e quelle che sono obbligate a ridimensionare. Sono gli imprenditori che devono cominciare a pensare più in termini di equity e meno in termini di vado in banca e mi danno qualunque cosa”. “La sostenibilità non è una novità né del Salone del Risparmio né di oggi – ha concluso Tamburi - è un fatto mondiale. Sempre più bisogna stare attenti a questi aspetti. È giusto che si sia inserito il tema fra gli elementi. Non è l’elemento fondamentale ma un elemento molto importante per accompagnare le aziende in modo sano. Tante volte la Borsa, specialmente in Italia, è stata vista che una bisca, come un luogo di speculazione. Unire il concetto di sostenibilità agli altri temi del Salone del Risparmio secondo me ha molto senso”.
VIDEO - Tamburi, Tamburi Investment: "Quotarsi per crescere"
Nella stessa giornata di apertura del Salone si è chiusa la seconda finestra di collocamento di FAI - Mercati Privati Globali, il primo fondo sui mercati privati multi-asset (private equity, private debt, infrastructure e real estate) con soglia di accesso a 100 mila euro destinato anche al mercato retail. La soluzione di Fideuram Investimenti SGR è stata realizzata per consentire l’afflusso di risorse verso l’economia reale, attraverso investimenti in aziende non presenti sui mercati quotati, con un Ebitda compreso fra 50 e 150 milioni di euro e in grado di creare valore nel tempo. In questa seconda finestra di sottoscrizione – dal 12 febbraio al 15 marzo 2019 – le tre reti della Divisione Private di Intesa Sanpaolo (Fideuram, Intesa Sanpaolo Private Banking e Sanpaolo Invest) hanno collocato 150 milioni di euro. Il fondo è stato sottoscritto da più di 1.200 clienti, per un importo medio collocato di circa 125 mila euro. A commentare questa operazione ai microfoni di Affartaliani.it è stato Gianluca La Calce, Amministratore Delegato di Fideuram Investimenti SGR: “Un fondo che nasce con l’idea della sostenibilità finanziaria, che intende la finanza al servizio dell’economia reale, come strumento per veicolare la possibilità di investimento nelle aziende creando valore concreto". "Anche negli investimenti reali", ha continuato La Calce, "è sempre più importante la componente di sostenibilità e di responsabilità sociale. SI tratta di una direzione di marcia da cui non si torna indietro. Al di là del decreto crescita, credo che qualunque attività che riguardi gli investimenti domani avverrà con rispetto e consapevolezza di questa direzione”.
VIDEO - La Calce, Fideuram: "FIA, al servizio dell'economia"
Salone del Risparmio 2019: i temi
Diversity e Inclusione
La mancanza di un adeguato livello di diversity negli organi di Amministrazione e controllo degli enti ha contribuito a sottovalutare i rischi prima della crisi del 2007-2008. A questa carenza si è tentato di ovviare attraverso numerose norme - a livello europeo e nazionale - anche in ambito finanziario. A livello nazionale, ad esempio, il Ministero del Tesoro britannico ha varato una Carta dei principi delle donne nella finanza, alla quale hanno già aderito numerosi gruppi bancari, fondi di investimento e gruppi assicurativi, nonché introdotto l’obbligo di rendicontare il “Gender Pay Gap”. Strumenti e prodotti finanziari rivolti all’uguaglianza di genere sono in crescita, così come gli indici che li catalogano.
I GIPS
I Global Investment Performance Standards fissano regole comuni per il calcolo e la presentazione delle performance degli investimenti delle società di gestione e sono ampiamente riconosciuti dalla comunità finanziaria internazionale.
Trovano frequente applicazione nell’ambito del business istituzionale, fissando regole condivise per la produzione dell'informativa che gli asset manager forniscono agli asset owner (fondi pensione, compagnie di assicurazione, fondazioni) in risposta all’attivazione di procedure per la selezione dei gestori degli investimenti.
I PEPP
È giunto ormai alla conclusione il percorso avviato dalla Commissione europea nell’estate del 2017 con la pubblicazione della proposta di regolamento per la creazione dei Pan-European Personal Pension Product (PEPP). Molte sono le domande alle quali è ora possibile dare risposta per poter iniziare a conoscere il nuovo prodotto di risparmio previdenziale individuale di matrice europea.
IORP
"NON DI SOLO IORP II. Le prospettive di fondi pensione e casse di previdenza tra novità normative, investimenti alternativi e criteri ESG" è la conferenza che Assogestioni ha organizzato per il 3 aprile alle ore 11.15. Il percorso della conferenza si snoderà lungo alcuni elementi fondamentali che riguarderanno da vicino il mondo dei fondi pensione e delle Casse di previdenza: novità normative, opportunità e tendenze di mercato, investimenti responsabili. L’intervento di apertura sarà affidato alla Commissione di Vigilanza sui fondi pensione (COVIP) che illustrerà le principali novità normative per il settore della previdenza complementare a partire dal recepimento della direttiva IORP II.
Cybersecurity
Con la crescita dell’uso degli smartphone, l’arrivo del 5G e dell’Internet of things, la cyber security è sempre più strategica per le società di gestione del risparmio, ma purtroppo risulta ancora basso il livello di consapevolezza dei rischi da parte degli operatori del settore. Allo stesso tempo per garantire la solidità del rapporto fiduciario tra risparmiatori e consulente, diventa sempre più importante dare ai clienti l’assicurazione che i suoi dati online siano sempre protetti.