Economia

Salta l'incentivo fiscale per le Ipo: panico a Piazza Affari

di Redazione Economia

Non verrà confermato il Bonus Ipo: tra il 2018 e il 2023 ne avevano beneficiato 120 aziende per 50 milioni complessivi

Salta il Bonus Ipo, Piazza Affari trema

Mentre il disegno di legge sul rafforzamento del mercato dei capitali italiani, noto come Ddl Capitali, continua ad avanzare, c'è delusione tra le aziende quotate a Piazza Affari per quanto riguarda la recente Legge di Bilancio. La manovra non ha confermato il Bonus IPO, un credito d'imposta introdotto nel 2018, che fino a oggi aveva rappresentato un incentivo per le imprese che volevano quotarsi sull'Euronext Growth Milan. Secondo l'Osservatorio PMI EGM, questa misura ha notevolmente contribuito all'aumento delle quotazioni in Borsa: durante il periodo 2018-2023, ben 120 aziende ne hanno beneficiato, per un importo totale di circa 50 milioni di euro. Lo rileva Il Sole 24 Ore.

Anche la Legge di Bilancio per il 2023 ha previsto che le PMI che intraprendono una procedura di quotazione in un mercato regolamentato o in sistemi multilaterali di negoziazione di uno Stato membro dell'Unione Europea o dello Spazio economico europeo e ottengono l'ammissione alla quotazione, possono richiedere un credito d'imposta pari al 50% dei costi di consulenza sostenuti, fino a un massimo di 500.000 euro. Anna Lambiase, CEO di IRTOP Consulting e direttore scientifico dell'Osservatorio PMI EGM, sottolinea che "l'incentivo fiscale sui costi di quotazione nel quinquennio 2018-2022 ha favorito oltre 120 IPO (oggi ci sono 197 società quotate)".

Il mercato Euronext Growth Milan è stato sostenuto dal settore finanziario privato: dal 2019 a oggi, 297 aziende quotate hanno raccolto 6 miliardi di euro attraverso la quotazione in Borsa, provenienti da investitori istituzionali per finanziare la crescita. Lambiase chiede al governo di continuare ad incentivare la raccolta di capitale in equity, un'iniziativa che ha dimostrato di essere un forte motore di occupazione e crescita economica per le PMI italiane. Secondo i dati dell'Osservatorio PMI EGM, le società quotate hanno registrato una crescita media dei ricavi del 51% nel 2022 e hanno impiegato oltre 33.000 dipendenti, con un aumento del 20%.

La proposta di prorogare il Bonus IPO nella Legge di Bilancio 2024 con uno stanziamento di 15 milioni di euro potrebbe sostenere ulteriormente lo sviluppo delle PMI e favorire l'incontro tra la domanda e l'offerta di capitale. Lambiase suggerisce inoltre di rendere il Bonus IPO una misura strutturale. Anche se i principali aspetti del Ddl Capitali riguardano la governance, la semplificazione delle procedure di quotazione, l'allargamento della base degli investitori e l'educazione finanziaria, c'è un notevole divario rispetto ad altri mercati internazionali. Ad esempio, rispetto all'Euronext Growth Paris, si registra un calo del 28% delle società quotate e del 57% della capitalizzazione. Rispetto all'Aim UK, il calo è del 76% delle società quotate e del 91% della capitalizzazione. Lambiase suggerisce che uno dei requisiti per ottenere gli incentivi potrebbe essere legato alle IPO sostenibili, in linea con gli obiettivi ambientali che i governi stanno perseguendo.