Economia
Sanità, la stretta reale è dell'11%. L'inflazione e Lagarde zavorrano la spesa



I danni della cura sbagliata della Bce si faranno sentire a settembre con la Nadef, pesa lo spettro della recessione. Ecco le stime
Insomma le maglie - prosegue La Verità - sono ancora più strette, il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti lo sa, tanto che da giorni sta convocando uno a uno i ministri perché "bisogna costruire un ordinato processo di sessione di bilancio". Il tutto è dovuto all'inflazione e all'incapacità della presidente della Bce Lagarde di gestire il problema. Emblematico in questo senso è il dato sulla Sanità, il settore che ci arriva più in affanno. Per l'anno prossimo sono previsti 132,7 mld di spesa.
Ma sorge un dubbio, con questi soldi si riuscirà a coprire l'11% in meno di quanto coperto nel 2021? Un dramma in sostanza, cui si aggiunge il peso della flessione di 3,3 miliardi rispetto a quest'anno, in cui la spesa è spinta anche dal rinnovo del contratto 2019/21 dei medici, che tra aumenti e arretrati pesa per circa 2 miliardi e in caso di mancata intesa si rischia di far saltare il banco.