Economia

Saxo Bank pensa all'Ipo e in Italia lancia la sfida a Fineco

di Andrea Deugeni
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"Se il fondo Tpg dovesse uscire dal nostro capitale, la quotazione in Borsa potrebbe essere un'opzione". In un incontro con la stampa italiana e francese a Copenhagen, meeting al quale Affaritaliani.it era presente, Kim Fournais (nella foto in alto), Ceo di Saxo Bank, banca danese specializzata nel trading online, traccia la strategia della "prima fintech company" al mondo (sottolinea orgoglioso) da lui fondata nel lontano 1992 assieme al connazionale Lars Seier Christensen. Una strategia che si muove su più fronti.

Dal punto di vista della comunicazione, abbandonata la fase delle sponsorizzazioni sportive (Formula 1 e ciclismo) e fatto conoscere il marchio, Saxo Bank punta ora a far crescere la fiducia del grande pubblico nei sevizi finanziari e far capire nel dettaglio il suo core-business e cioè il trading sui mercati attraverso l'accesso a oltre 30 mila strumenti finanziari fra cui azioni, valute, Cfd, Etf, futures, opzioni e obbligazioni sulla piattaforma SaxoTraderGo, attiva sia da Pc che da smartphone e tablet.

Con 25 uffici in giro per il mondo (fra cui anche l'Italia) e più di 1.500 lavoratori, Saxo ha messo in agenda l'apertura di altri uffici e la ricerca di partnership con grandi banche (tra i propri clienti ha all'attivo più di 100 istituzioni finanziarie) di diversi Paesi per mettere a servizio la propria piattaforma per le gestioni di portafoglio oltre che per il trading proprietario. Gestioni che per i trader privati partono da un capitale di 10 mila dollari, una base che però, nelle intenzioni del management, potrebbe essere abbassata molto presto per andare a intercettare i piccoli risparmi dei nativi digitali. Ovvero quella parte della popolazione molto giovane iper-connessa e 'smanettona' su tutti i tipi di device.

In Italia Saxo, che ha diversificato la sua offerta sviluppando molto i servizi di analisi macroeconomica (tramite periododica reportistica; è pioniera anche nel social trading con il suo portale multilingua TradingFloor.com dove raccoglie tutte le view dei propri analisti) a supporto della propria attività di investment banking, mira a rosicchiare quote di mercato a Fineco (leader nel trading online tricolore e controllata da UniCredit) sviluppando partnership. Ne ha già all'attivo alcune, ma ha in corso contatti con alcuni big player nazionali (fra cui, si vocifera, Ubi Banca e Banco Popolare) per fare da 'ponte hi-tech' agli oltre 30 mila strumenti che negozia a un ritmo medio di 170 mila operazioni al giorno (movimentando più di 10 miliardi di euro). Sempre nel nostro Paese, best country per volumi di Etf, Saxo Bank sta per lanciare un nuovo tool che permette di negoziarli con facilità con differenti profili di rischio.

E la Borsa? Fournais, che assieme a Christensen possiede (in maniera paritetica) circa il 60% del capitale, ci sta facendo un pensierino. L'altro 40% è infatti in mano a due grossi fondi di private equity, fra cui l'americano Tpg, operatore noto alle cronache finanziarie italiane per aver messo in passato gli occhi su Alitalia. Tpg è proprietario del 29% circa di Saxo Bank ed entrato nel gruppo dei soci quattro anni fa. Un'avventura che, vista la mission di questi fondi, potrebbe presto monetizzare, spingendo Saxo a sbarcare sul listino di Londra o a Wall Street. Altre patrie del trading.