Economia
Scaroni ospite di Perrino a Trento: “Diventare leader, ecco come si fa”
Il manager: “Per sapere che cosa succederà in Italia tra qualche anno basta guardare gli Usa, l’università del mondo”
La cultura manageriale
Il mantra di Scaroni, comunque, rimane quello di avere ben chiaro un progetto di sviluppo professionale. Meglio fare una carriera stellare “in un’azienda noiosa – spiega – che farne una noiosa in un’azienda stellare. È necessario nelle multinazionali essere internazionali, prima di tutto. Tra l’altro, i manager hanno acquisito peso e autonomia e ora si misurano con nuove realtà. I private equity continuano a comprare aziende in Italia, selezionando le occasioni migliori e garantiscono tre benefici”. Il primo è la cultura della finanza straordinaria che normalmente l’imprenditore non ha; il secondo è l’allargamento, visto che in genere una persona può comprare una o due aziende nella vita, mentre i fondi ne rilevano magari 40 all’anno. La terza è che si migliorano le risorse umane perché si esce da una logica di parentela che a volte è obbligata.
“In Inghilterra – aggiunge Scaroni – l’imprenditore quando ha 50 anni inizia a interrogarsi per capire come fare a managerializzare l’azienda e a lasciarla a qualcun altro in modo da godere dei proventi finanziari dell’azienda stessa: come slegare la vita dell’impresa da quella biologica. Da questo punto di vista noi siamo ancora molto indietro”.
Gli Usa
Per quanto riguarda i processi formativi che caratterizzano la vita dei manager, gli italiani e gli europei hanno un privilegio incredibile: possono guardare agli Stati Uniti per avere un’indicazione precisa di che cosa succederà negli anni a venire. “Apple, Amazon e le altre – spiega Scaroni – non sono certo nate in Europa o in Italia, ma negli Stati Uniti che sono una sorta di stella polare per capire quello che accadrà da noi”.
Il denaro e il successo
C’è spazio anche per il tema del denaro: che non può essere un argomento banale visto che è misura del successo che si sta ottenendo in una professione. “I politici bravi – aggiunge Scaroni – si misurano su quanti voti riescono a ottenere, i manager su quanto guadagnano. E a questo si aggiunge anche un’agenda ben fornita. Per questo il networking è fondamentale: conoscere le persone giuste, specialmente da giovani. Perché magari chi si incontra a 25 anni può diventare un ‘pezzo grosso’ anni dopo. E sarà più facile riuscire a venire in contatto con lui”.
Il ruolo del partner
Infine, non c’è carriera che possa esulare dalla famiglia. Il discorso qui si fa scivoloso: perché inevitabilmente non possono essere entrambi in carriera, specie se bisogna spostarsi all’estero. Uno dei due dovrà per forza rinunciare. “Uno dei due – conclude Scaroni – dovrà essere in grado di ridimensionare i propri obiettivi in funzione dell’altro. Era vero allora, quando abbiamo scritto il nostro libro, lo è anche oggi”.