Economia
Silk-Faw, salta il maxi-stabilimento. E ora l'azienda ha i giorni contati per salvarsi
L'area che sarebbe dovuta diventare il maxi polo produttivo della joint venture di auto elettriche di lusso torna allo stato agricolo
Silk-Faw, sfuma il progetto del maxi-stabilimento di Gavassa a Reggio
Sfuma definitivamente il maxi-stabilimento di Silk-Faw. L’area di oltre 30 ettari nella frazione di Gavassa a Reggio dove sarebbe dovuto sorgere il polo produttivo delle auto elettriche di lusso della joint venture sino americana torna allo stato agricolo. Il progetto è stato infatti stralciato nel Pug (piano urbanistico generale), approvato lunedì.
Esultano i consiglieri di Coalizione Civica Dario De Lucia e Fabrizio Aguzzoli (i quali si sono astenuti dalla votazione), che sottolineano come "la sola impermeabilizzazione dei 36 ettari dell’area avrebbe determinato un costo (per la perdita di servizi ecosistemici) di almeno 2,8 milioni di euro l’anno".
Inoltre "non avremmo voluto trovarci con una area produttiva già predisposta (sulla carta) con il rischio che potesse finire ad esempio in mano a multinazionali della logistica che non portano lavori ben pagati e impattano sul territorio".
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La vicenda, osservano i civici, "finisce però senza le scuse di nessun politico per una presa in giro durata anni dove si era data la possibilità a investitori esteri (su cui ora indaga la guardia di finanza) di trasformare una grande area della città senza pagare oltre 3 milioni di oneri di urbanizzazione e senza valutazione di impatto ambientale".
Intanto il giudice del tribunale fallimentare Niccolò Stanzani Maserati ha dato il placet al piano di salvataggio presentato da Silk-Faw per superare la crisi debitoria che vede un ‘buco’ di circa 26 milioni di euro tra stipendi arretrati ai dipendenti e pagamenti ai fornitori, tra cui Dallara Automobili, Italdesign Giugiaro e Nomisma Spa come svelato l’11 aprile scorso quando si è tenuta la prima udienza in camera di consiglio per affrontare la nuova procedura del diritto societario che viene definita "composizione negoziale della crisi". Silk-Faw ha 120 giorni per realizzare concretamente il piano.