Economia

Sittel, crisi nera per il colosso Tlc: debito choc da 42 milioni

di Andrea Giacobino

Per il gigante delle telecomunicazioni non sono bastati gli affari legati a Tim e Open Fiber: avviato un concordato preventivo in continuità aziendale

La SITTEL (la Valentini è incensurata, ndr) ha prosperato negli anni scorsi grazie a contratti ottenuti da Tim e Open Fiber, ma nel 2021 ha subito un attacco informatico con la perdita completa dei dati, che l’ha mandata in crisi. Dopo aver tentato, senza finalizzarlo un risanamento che contava sull’appoggio finanziario della Cassa Depositi e Prestiti, ha avviato la richiesta di concordato.

La cosa interessante è che pochi mesi fa SITTEL ha affittato il ramo d’azienda che esercita l’attività di manutenzione sulla rete tlc degli aeroporti romani di Fiumicino e Ciampino (di proprietà di Aeroporti di Roma), attraverso un subappalto concesso da Tim. Ad affittare l’attività è stata la Consittel Consorzio Stabile (Ccs) che fino alla fine dello scorso anno era una controllata di SITTEL, ma Ccs poche settimane fa ha cambiato molti soci e è stata ridenominato SDAC (Servizi Digitali e Attività di Costruzioni). E’ presieduta da Laura Tondi e il suo nuovo azionista è la newco Tecno Engineering della stessa Tondi mentre nel capitale col 9% è rimasta la Tim Servizi Digitali, controllata del gruppo tlc.