Sofferenze bancarie, Mps trova accordo con Atlante
Tassello dopo tassello, l'operazione di salvataggio di Mps sta arrivando a compimento. Domani scade il termine per l'accordo con Atlante 2 sullo smaltimento dei 26 miliardi di sofferenze in pancia alla banca senese, ma un'intesa di massima e' gia' stata raggiunta. Per l'avvio della ricapitalizzazione precauzionale, quindi, manca solo l'approvazione della Commissione europea al piano complessivo di ristrutturazione. Il via libera dovrebbe arrivare a luglio. A quel punto, lo Stato potra' diventare azionista al 70% di Rocca Salimbeni, con un investimento di circa 6 miliardi. Ad accelerare i negoziati fra Mps e Atlante 2 e' stata la soluzione trovata dal Tesoro all'affaire 'banche venete'.
La liquidazione dei due istituti e l'intervento di Intesa hanno di fatto estinto l'impegno da 450 milioni che il Fondo gestito da Quaestio aveva preso per lo smaltimento dei crediti deteriorati di Popolare Vicenza e Veneto Banca. Il plafond di Atlante 2 adesso e' di 1,650 miliardi, che verranno per la quasi totalita' impiegati nell'operazione senese. Secondo quanto filtrato nel complesso il portafoglio di sofferenze dovrebbe venir ceduto a un prezzo di poco inferiore al 21% del valore nominale dei crediti. Lo schema di dismissione dei crediti deteriorati verra' rivelato ufficialmente insieme all'intero piano di ristrutturazione, quando avra' ricevuto il 'timbro' dell'Ue. Le sofferenze di Mps, comunque, dovrebbero essere cedute a una societa' veicolo, per essere suddivise in tre tipi di tranche: senior (meno rischiose), da vendere sul mercato con la garanzia dello Stato (gacs), mezzanine e junior (piu' rischiose) su cui investira' Atlante 2.
Anche sugli altri punti del piano mancano dati ufficiali. Ma la ricapitalizzazione, che inizialmente la Bce voleva da 8,8 miliardi, con ogni probabilita' scendera' a 8,3 miliardi. Gli esuberi si dovrebbero attestare fra i 6 e i 7 mila, su un totale di 25 mila lavoratori. Le filiali da tagliare dovrebbero essere circa 400, su un totale di 1.860. Giovedi' o venerdi' si riunira' il cda di Mps. A quel punto l'impegno di Atlante 2 sara' definitivo e il board potra' esaminare il piano messo a punto con Tesoro, Ue e Bce, per poi inviarlo alla Commissione europea. Insomma, che l'operazione di ricapitalizzazione precauzionale dello Stato in Monte Paschi di Siena andra' a buon fine "dubbi non ce ne sono", ha rassicurato nei giorni scorsi il responsabile della vigilanza di Bankitalia, Carmelo Barbagallo.