Economia
Sole 24 Ore, ecco perché la ceo ha scelto di non accantonare riserve nel bilancio
Il presidente del Gruppo, Edoardo Garrone, non ha apprezzato la strategia della Ceo e ha espresso parere negativo. La richiesta d'indennizzo della Digit'Ed di Francesco Canzonieri e il futuro del giornale di Confindustria






Sole 24 Ore, le mosse dell'ad Mirja Cartia d’Asero osteggiate dal presidente Garrone
C’è un autorevole parere legale del noto avvocato Giuseppe Lombardi e un altro di Lorenzo Pozza, professore di economia aziendale della Bocconi di Milano dietro la decisione di Mirja Cartia d’Asero, amministratore delegato de Il Sole 24Ore, di non accantonare una riserva nel bilancio 2024 dell’azienda a fronte della richiesta di 68 milioni di euro di indennizzo portata avanti dalla Digit’ed di Francesco Canzonieri sul tema formazione dopo l’acquisizione della Business School. L’episodio ha sollevato le critiche del collegio sindacale, sfociate in una lettera inviata alla Consob. Ma soprattutto il mal di pancia del presidente, Edoardo Garrone, che si è chiamato fuori dalla maggioranza del consiglio di amministrazione che l’altroieri ha approvato il bilancio.
Lombardi scrive infatti al consiglio d’amministrazione de Il Sole24 Ore rilevando che l’azienda “non è certamente tenuta ad aderire a richieste unilateralmente avanzate da Multiversity” mentre Pozza ha scritto per la società un parere nel quale conclude che “non ci siano presupposti né per mantenere la riserva di 1,5 milioni presente nel bilancio 2023, essendo venuta meno al momento quella negoziazione, né per costituire nuove riserve nel bilancio 2024 su questi temi”. Tecnicamente, infatti, la “soccombenza” dell’azienda davanti alla richiesta di Digit’ed è stata ritenuta solo “possibile”, cioè sotto il 50% di probabilità, e quindi non era necessario stanziare una riserva.