Economia
Tasso variabile, la mossa del Mef: il piano per abbassare la rata dei mutui
Il ministro Salvini: "Siamo al lavoro con Mef e istituti di credito per cercare un nuovo accordo". L'ipotesi di far slittare le scadenze delle rate
Mutui a tasso variabile, la mossa del governo per convincere le banche
La Bce ha deciso di aumentare ancora i tassi d'interesse anche a luglio. Una mossa che non è piaciuta al governo e che mette in ginocchio soprattutto chi sta pagando un mutuo a tasso variabile. I costi delle rate ormai sono saliti alle stelle e l'esecutivo sta provando a convincere le banche a rivedere gli accordi.
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"Al dicastero dell’Economia — ha detto ieri mattina il leader della Lega, Matteo Salvini a Radio anch’io — il ministro Giancarlo Giorgetti sta lavorando con le banche per allungare le scadenze di chi ha un mutuo a tasso variabile e che, per colpa delle scelte della Banca centrale europea, ha visto aumentare incredibilmente la rata. A me piacerebbe che le banche allungassero la possibilità per famiglie e imprese dei tempi di pagamento e dunque la rata rimanesse uguale e non crescesse". Sul tema ieri è di nuovo intervenuto anche il sindacato dei bancari Fabi.
"Da un lato i tassi d’interesse sui mutui sono sempre in rialzo, dall'altro gli interessi sui depositi sono sempre in calo. Per i mutui a tasso variabile gli aumenti arrivano fino al 75%", dice Carmelo Raffa, coordinatore della Fabi Sicilia.