Economia
Tim, bilancio approvato: bocciata la politica di remunerazione. Vivendi vince
L’Assemblea degli azionisti boccia la relazione sulla politica di remunerazione e sui compensi corrisposti
Tim approva il bilancio del 2022. I dati
L’Assemblea ordinaria degli Azionisti di Tim si è svolta oggi con la partecipazione di circa il 53,40% del capitale ordinario della Società. L’Assemblea ha approvato (con il 99,9% dei voti favorevoli) il bilancio al 31 dicembre 2022 di Tim S.p.a., che si è chiuso con una perdita netta pari a 2,9 miliardi di euro coperta mediante prelievo da riserve, e la conferma nella carica di Consiglieri di Giulio Gallazzi, con il 91,9% dei voti favorevoli (contrari 5,1%, astenuti 1,3%), e di Massimo Sarmi, con il 93,2% dei voti favorevoli (contrari 5,1%, astenuti 0,1%). Non è stato invece nominato il terzo Amministratore, non avendo le candidature proposte ottenuto le necessarie maggioranze.
Il mandato dei due Consiglieri nominati, analogamente a quello degli altri Amministratori in carica, avrà durata fino all’approvazione del bilancio al 31 dicembre 2023. L'Assemblea si è svolta senza la presenza fisica dei soci nel rispetto delle disposizioni di cui al Decreto Legge n. 18/2020 e successive modificazioni.
L’Assemblea degli azionisti di Tim ha approvato (con il 53,2% dei voti favorevoli; contrari 1,1%, astenuti 45,7%) il Piano di incentivazione a breve termine (Mbo) 2023, ma non la relazione sulla politica di remunerazione e sui compensi corrisposti, per entrambe le sezioni (sezione 2.1 dell’Ordine del Giorno con il 40,7% dei voti favorevoli, contrario il 13,5%, astenuti 45,7%; sezione 2.2 dell’Ordine del Giorno con il 29% dei voti favorevoli, contrari 25,2% e astenuti 45,7%). Lo comunica una nota.
Inoltre, non sono stati approvati: il piano di incentivazione a lungo termine denominato Long Term Incentive Plan 2023- 2025 (con il 42,5% dei voti favorevoli, contrari il 10,6%, astenuti il 46,8%); l’autorizzazione all’acquisto di azioni ordinarie Telecom Italia al servizio del Piano di incentivazione a breve termine (Mbo) 2023 e del Long Term Incentive Plan 2023-2025 (con il 40,8% dei voti favorevoli, contrari il 13,4%, astenuti il 45,7%). Sui risultati ha influito significativamente l’elevato numero di astensioni, sottolinea l'azienda in una nota.