Economia

Tim, Colao accelera sulla rete unica. Modello Inwit a più operatori

di Marco Scotti

La spinta di Giorgetti e di Colao sulla rete unica: che cosa cambia per le tlc italiane. Urgente cablare il Paese prima della realizzazione del Recovery Plan

Tornando alle aree grigie, invece, in alcune di esse i progetti industriali di diversi operatori si stanno sovrapponendo, perdendo qualsiasi convenienza. Il progetto di rete unica, dunque, dovrebbe andare proprio nella direzione opposta: mettere insieme tanti “pezzi” di rete, con soci che a loro volta vendono sia in modalità wholesale che retail. Solo agendo in modo rapido si potrà evitare di sprecare risorse. 

Come dicevamo, è ovvio che il discorso di Giorgetti alla Camera – per altro, subissato di domande dai suoi colleghi – non fosse un attacco a Tim, che infatti ha continuato il rally iniziato dopo la comunicazione dei risultati aziendali due settimane fa. Piuttosto, quello che si chiede è un cambio di passo anche in ottica di Open Fiber. Perché l’azienda partecipata in modo paritario da Cdp ed Enel è in questo momento ferma in attesa di capire che cosa farà Enel: le ultime notizie parlano addirittura della possibilità di conferire una quota rimanente – cedendo il resto a Macquarie – a una newco creata ad hoc. Un brusco “scossone” per risolvere uno stallo che va avanti dalla scorsa estate. 

Ma nel pomeriggio, sulla vendita di OF l'amministratore delegato di Enel Francesco Starace ha chiarito che "la transazione sarà sul 40-50% (per un massimo del 45%, con maggioranza a Cdp quindi) e nei prossimi mesi o nelle prossime settimane sarà completata, certamente conclusa nell'anno". 

Resta infine da capire che cosa vorrà fare Cassa Depositi e Prestiti. Non tanto per quanto riguarda la rete unica: fin dalla salita fino a poco meno del 10% di Tim l’istituzione finanziaria ha chiarito che l’intento era di procedere con un’accelerazione sul dossier. Lo stesso amministratore delegato Fabrizio Palermo, come prima dichiarazione ufficiale parlò proprio dell’importanza della rete unica. Piuttosto, sembrerebbe naturale per Cdp un ruolo di timoniere, di aggregatore dei diversi soggetti in una partita che diventi, questa volta sì, fruttuosa. Anche perché la Cassa gestisce comunque i risparmi postali degli italiani e, di conseguenza, deve prima o poi creare del profitto. 

(Segue...)