Tim, manovre su Genish. Ma Sabelli si tira fuori dai giochi. Rumors
Il rifiuto nel corso di una conference call tra domenica e lunedì
Vivendi non si fida del presidente Telecom Fulvio Conti, Elliott non si fida dell’ad Amos Genish. In questo quadro conflittuale si sta consumando l’ennesimo tentativo di ridisegnare l’organigramma operativo della compagnia telefonica nazionale, all’indomani della discesa in campo del governo - in particolare si è esposto il ministro dello Sviluppo economico Luigi Di Maio - per favorire la creazione di una rete unica sulla quale convogliare gli investimenti.
L’ultima puntata della tormentata vicenda sarebbe è andata in onda nella notte tra domenica e lunedì, quando, nel corso di una conference call che si è prolungata fino alle 2, il consigliere in quota Elliott, Rocco Sabelli, ha declinato l’invito a rendersi disponibile ad assumere le deleghe operative nel caso in cui Genish fosse costretto a fare un passo indietro.
Sabelli, svela oggi il Sole 24 Ore, ha rifiutato perchè convinto che la questione debba essere risolta in assemblea, considerato che la conferma della cooptazione di Genish in cda aveva ottenuto un gradimento plebiscitario all’assemblea di bilancio del 24 aprile e che poi il 4 maggio la lista Elliott aveva conquistato la maggioranza del board proponendo dieci candidati tutti dotati del requisito di indipendenza.
Commenti