Economia
Tim, settimana di fuoco: dall'offerta su Sparkle all'udienza di Vivendi, tutti i nodi
In tutto questo, ci si chiede se Tim possa davvero trovare una direzione stabile
Tim, dall'offerta su Sparkle all'udienza di Vivendi. Tutti i nodi, settimana cruciale
Dopo l’annuncio dello scorporo e la prevista cessione della rete, l’ennesimo puzzle di Tim sembra in attesa di una nuova, attesa, rivoluzione. La settimana prossima si prospetta intensa, con appuntamenti decisivi su più fronti. Entro il 30 novembre, la cordata composta dal Mef e da Asterion dovrà infatti presentare un’offerta vincolante per rilevare Sparkle.
Ma come accade spesso nel mercato italiano, l’offerta potrebbe arrivare all’ultimo minuto, mentre il cda di Tim del 13 novembre dovrebbe già offrire qualche anticipazione sull’andamento della trattativa. E il mercato, ovviamente, non farà sconti: gli investitori incalzeranno il management nella conference call di giovedì 14, quando i vertici di Tim presenteranno i numeri del terzo trimestre. Le stime prevedono ricavi in crescita (+3,6%) e debiti in lieve calo, finalmente sotto gli 8 miliardi. Basterà?
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Incertezza e valutazioni di Borsa
C’è da chiedersi se anche eventuali sorprese positive sui conti riusciranno a risollevare il titolo, ormai pericolosamente prossimo ai minimi dell’ultimo anno. L’incertezza grava come un’ombra sulla valutazione del gruppo, e non solo per la situazione finanziaria: Vivendi, primo azionista con una quota del 23,75%, sta sondando la strada per un possibile addio.
La prossima settimana potrebbe rivelarsi cruciale anche su questo fronte. Giovedì 14, infatti, mentre Tim discuterà i conti con il mercato, al Tribunale di Milano si terrà l’udienza sul ricorso dei francesi, che non hanno mai digerito la scelta del cda di procedere con la cessione della rete senza un voto assembleare. Una sentenza potrebbe arrivare immediatamente, sempre che non si trascini ulteriormente.
Una struttura sempre più precaria
In tutto questo, ci si chiede se Tim possa davvero trovare una direzione stabile. Tra pressioni politiche, continue riorganizzazioni e azionisti in subbuglio, il futuro appare ancora avvolto nella nebbia. In questo contesto, la domanda rimane: Tim troverà mai la stabilità necessaria per tornare a essere un protagonista del mercato o continuerà a vivere di decisioni rimandate e mezze soluzioni?