Economia

Transizione energetica, Descalzi (Eni): “La ripresa post COVID è tecnologie know how, decarbonizzazione e inclusione”

di M.L.

Gli obiettivi pre COVID di Eni parlavano già di una transizione energetica equa, inclusiva e trasparente: l'intervista di Affaritaliani.it a Claudio Descalzi

Transizione energetica, le strategie per il futuro del settore energetico post COVID illustrate da Eni.

"Il futuro del settore energetico non sarà semplice: solo attraverso tecnologie know-how e una transizione che punti alla decarbonizzazione", ha dichiarato il CEO di Eni Claudio Descalzi ai microfoni di Affaritaliani.it

L'occasione è stata data dall'Italian Energy Summit 2020, momento in cui è emersa la “grandissima opportunità” rappresentata dal Recovery Fund e dai suoi 191 miliardi di euro che aiuteranno ad accelerare i progetti rivolti alla transizione energetica, alla trasformazione del business e all'uscita dalla situazione di stasi in cui versa l'oil & gas.

Transizione energetica, Claudio Descalzi (Eni) ad Affaritaliani.it: "Servono modelli più inclusivi"

COVID ha impattato molto il settore energetico, soprattutto per la parte relativa all’oil & gas. Le compagnie integrate lungo la catena in questione, a causa della domanda e della guerra dei prezzi, hanno avuto problemi che continuano. Il discorso del COVID non è finito: domanda e consumi non sono ancora ripresi. In alcuni Paesi la mobilità è a livello quasi pre-COVID ma le valutazioni delle società e l’attenzione del mercato sono diversi. Il COVID ha determinato un cambiamento di direzione alla crescita delle società oil & gas. Il futuro non sarà semplice: solo attraverso tecnologie know-how e una transizione che decarbonizzi soprattutto la parte gas. Così si potrà dare vigore e posizionare le società petrolifere”, ha introdotto Descalzi.

Descalzi
Descalzi (Eni): “Servono modelli più inclusivi”

Sulla possibilità di una transizione energetica equa a sostegno della ripartenza, ha continuato: “È possibile una transizione equa per il futuro. Dipende dalle grandi società, dalle persone, dagli uomini. Finora i nostri modelli industriali hanno creato grossi gap. È possibile, ci vuole consapevolezza da parte delle grandi aziende e della società civile. Le aziende devono usare modelli molto più inclusivi che puntino a una trasparenza finanziaria e sui programmi. Inclusione vuol dire diversità. La redistribuzione deve essere legata a un modello che riesca a decarbonizzare l’energia. L’attenzione verso gli altri non è solo distribuire ricchezza: è anche includere e dare un ambiente più pulito. Essere una just transition equa è dare un’energia pulita che punti al benessere delle persone”.

La ripartenza del settore energetico post pandemico richiama, quindi, a un solido impegno collettivo che combini tecnologie know how, decarbonizzazione, inclusione e trasparenza. 

I nostri obiettivi pre-COVID non sono cambiati, parlavano già di una transizione equa. Abbiamo cambiato a più riprese il nostro mission statement basato sui 17 SDGs che puntano a questo cambiamento di modello di sviluppo. Cercheremo di accelerare questo cambiamento per evolvere il profilo dell’azienda e suscitare un diverso interesse in tutti i nostri investitori”, ha concluso Claudio Descalzi.

Eni ha annunciato un progetto futuro slegato dagli idrocarburi. Il Recovery Fund agevolerà i processi e favorirà l'uscita dalla situazione di stasi che ha investito l’oil & gas a livello di Borsa, business, domanda e aggregazione dell’offerta. Il Recovery Fund, secondo Eni, "permetterà di andare velocemente su una nuova strada".