Economia

Treni transfrontalieri, piano Ue: verso la neutralità climatica

di Marco Foti

Il piano d'azione Ue aiuterà a rendere il trasporto ferroviario più "attraente" per i viaggi lunghi e transfrontalieri

Nel caso del “pilota” Midnight Trains il nuovo servizio prevede treni notturni tra Parigi e Venezia, passando per Milano. Midnight Trains è una startup francese che punta ad effettuare viaggi notturni di qualità attraverso un servizio confortevole e sostenibile, una sorta di «hotel su rotaia». La Parigi - Milano - Venezia dovrebbe essere la prima di Midnight Trains ad essere messa effettivamente in funzione con l'obiettivo di avviare la sperimentazione nel 2025. Un progetto che si propone di superare la riattivazione dei servizi erogati da Thello, poi integrata in Trenitalia, sospesi con la pandemia del 2020, con l’attivazione di servizi a bordo di alto livello come le camere private, il set di biancheria di qualità, la selezione di film on demand e la presenza di un vagone ristorante, il tutto «in completa privacy e sicurezza».

Nel caso dei servizi del Gruppo Ferrovie dello Stato da Roma e Milano a Monaco la Commissione Europea ha valorizzato il progetto pilota presentato da Trenitalia per il collegamento fra l’Italia, l’Austria e la Germania (un secondo progetto di Frecciarossa è previsto nei collegamenti tra la Spagna ed il Portogallo). L'obiettivo del progetto è favorire l'uso del treno negli spostamenti continentali pensando al treno come “principale alternativa di viaggio, disincentivando l'utilizzo dei mezzi privati, perché comodo, sostenibile, conveniente e pratico”.

In un contesto europeo in cui alla crescita della cd. “domanda di mobilità verde”, obiettivo prioritario della Commissione, si contrappone un mercato dei servizi ferroviari che deve effettuare un vero e proprio salto di qualità. La selezione delle proposte progettuali, come “pilota” nei prossimi anni, può fornire la base di partenza per il raggiungimento del “goal” al 2050 in quanto, ad oggi, i treni notturni a lunga percorrenza costituiscono una parziale quota di mobilità soddisfatta in Europa. Infatti, secondo i dati Eurostat, in Italia ci sono 24.500 chilometro di binari, in linea con l’offerta della Spagna (22.300 km), ma inferiore alla Francia con circa 53 mila km.

Rapportando l’estensione della rete ferroviaria (in termini di chilometri di binario) con il numero degli abitanti si rileva un indice per l’Italia pari a 4,2 chilometri di ferrovia ogni 10 mila abitanti, significativamente inferiore all’Estonia con 16,1 chilometri ogni 10 mila abitanti, 15,5 chilometri della Finlandia, 14,9 chilometri della Svezia e 14,6 chilometri della Repubblica Ceca. Al di sopra dei valori dell’Italia troviamo indice di 10 chilometri ogni 10 mila abitanti per Lettonia, Romania, Slovenia e Croazia, mentre la Spagna presenta un indice di 4,7 chilometri per 10 mila abitanti, 7,8 chilometri della Francia e 8,1 chilometri della Germania. L’analisi dei dati Eurostat sull’alta velocità pone il nostro Paese con 733 chilometri di binari AV contro i 2.100 della Francia e i 2.900 della Spagna.

In termini di volumi di domanda i servizi ferroviari in Italia, nel corso del 2021 (anno in cui si è scontata la criticità della pandemia da Coronavirus), hanno trasportato circa 500 milioni di passeggeri contro i 900 milioni del 2019, mentre in tutta l’Unione Europea sono stati trasportati circa 5,2 miliardi di passeggeri. Anche in questo caso, rapportando il volume di pax trasportati al numero di abitanti, si rileva per l’Italia un indice pari a 8,3 passeggeri per abitante, posto a metà classifica tra i Paesi dell’Ue.

Il dato del 2021 in Lussemburgo ha evidenziato 25,7 passeggeri per abitante, in Austria 24,2, in Danimarca 22,8 e in Germania 21,2. Indice compresi tra 11 e 16 passeggeri per abitante sono rilevati in Svezia, Ungheria, Francia, Repubblica ceca e Portogallo. Davanti all’Italia ci sono anche Finlandia, Spagna e Slovacchia, mentre il Paese in cui si rileva la minore quota di domanda soddisfatta è proprio la Grecia, con 0,9 passeggeri per abitante, il Paese in cui nei giorni scorsi è avvenuto uno dei più tragici incidenti ferroviari della storia, che ha provocato la morte di 46 passeggeri, frutto di un’assenza di pianificazione e programmazione per l’ammodernamento delle tecnologie di sicurezza.