Economia
Treni transfrontalieri, piano Ue: verso la neutralità climatica
Il piano d'azione Ue aiuterà a rendere il trasporto ferroviario più "attraente" per i viaggi lunghi e transfrontalieri
La rete ferroviaria europea, in sintesi, risulta “densa” in termini di estensione dei binari (chilometri di rete) ed in molti Paesi anche veloce grazie alla presenza di una rete estesa di AV. Numeri che sposano gli indirizzi della Commissione e che già oggi possono fornire un’alternativa ragionevole alle rotte aeree a corto raggio più intensamente utilizzate. Per questo motivo ritengo che i servizi ferroviari transfrontalieri a lunga percorrenza devono essere trattati al pari dei servizi forniti con aeromobili, così come evidenziato dallo Studio “Train alternatives to short-haul flights in Europe”, effettuato nel 2021 per l’Osservatorio “Balcani e Caucaso”, il quale mostra che “per il 34% delle 150 principali tratte aree a corto raggio all’interno dell’Unione europea esiste un’alternativa via treno che impiega meno di 6 ore a collegare le due città interessate”.
Una competitività che deve fare riflettere la Commissione in quanto “verificando durata, itinerario e distanza delle possibili alternative via treno ai voli più gettonati, appare chiaro che in molti casi usare la ferrovia può davvero costituire un’opzione plausibile, soprattutto se si intervenisse per migliorare i collegamenti e gli snodi più critici. Per l’84% dei voli considerati è possibile percorrere in giornata la stessa tratta via treno. E questo vale anche per tratte apparentemente molto distanti, come Amsterdam-Madrid, Roma-Bruxelles o Parigi-Varsavia. Nell’82% dei casi esistono treni diretti tra la città di partenza e quella di destinazione, o sono comunque sufficienti 1 o al massimo 2 cambi”.
In questo senso il nostro Paese ha avviato un percorso di investimenti per oltre 50 miliardi di Euro tra PNNR, PNC e Piano di interventi di RFI, che non prevede soltanto nuove opere infrastrutturali, ma anche interventi di risanamento acustico con l’installazione delle barriere antirumore su tutto il territorio nazionale e lavori di manutenzione straordinaria all’infrastruttura ferroviaria e di manutenzione dei fabbricati di stazione e delle aree esterne. Un piano in linea con la “Cura del ferro”, l’ammodernamento dei treni, ferrovie e stazioni, l’estensione delle reti Alta Velocità e Alta Capacità ed il recupero del ritardo infrastrutturale del Sud Italia.