Economia

Tutti contro il nuovo Codice della strada, il via libera slitta alla Camera

Salvini ha risposto alle polemiche sulla riforma del codice della strada: "Abbiamo ascoltato per mesi i familiari delle vittime"

Polemiche sul Codice della strada: limiti di velocità e autovelox i punti centrali del dibattito

Ancora una volta, l'esame finale del testo di riforma del codice della strada viene rinviato alla Camera dei Deputati, questa volta per far posto alla discussione sul decreto elezioni in scadenza. Dopo aver ottenuto l'approvazione della Camera, il testo ora deve affrontare una seconda lettura al Senato. La proroga segue una giornata caratterizzata da accese polemiche riguardo al provvedimento proposto dal ministro Matteo Salvini e fortemente criticato dalle opposizioni e dalle associazioni dei familiari delle vittime della strada.ribattezzato dalle associazioni dei familiari delle vittime di omicidio stradale che lo hanno ribattezzato "Codice della Strage".

Un'ondata di circa 1.500 telefonate al centralino della Camera dei Deputati, un "cat-calling" organizzato da cittadini provenienti da tutta Italia, che chiedono una pausa nella discussione del nuovo testo di riforma, . Le telefonate sono state indirizzate alle segreterie dei tre capigruppo del centrodestra: Paolo Barelli per Forza Italia, Tommaso Foti per Fratelli d’Italia e Riccardo Molinari per la Lega Nord per Salvini Premier.

Le richieste principali avanzate riguardano la revisione del codice per quanto concerne i limiti di velocità. Secondo le associazioni dei familiari delle vittime della strada, la riforma è giudicata "repressiva" anziché "preventiva". Filippo Randi, presidente della Federazione europea che rappresenta i familiari delle vittime della strada, ha spiegato che la riforma si focalizza principalmente sull'inasprimento delle sanzioni, senza però garantire un adeguato incremento dei controlli per prevenire gli incidenti stradali.

Il M5S ha stilato una lista delle cose che non funzioano:  "La riforma griffata Salvini tiene le maglie larghe in tema di sicurezza stradale, criminalizza l’autovelox facendolo passare come macchina spilla-soldi, demonizza le zone 30, va di pannicello caldo con i limiti per i neopatentati mentre ’unico pugno di ferro lo si mette in atto nei confronti dei cittadini che scelgono di muoversi in bici o monopattino."

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Codice strada: Salvini: "Non ritorno a passato né controriforma"

Alle richieste di ascolto il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini ha risposto: "Il nuovo Codice della Strada non è un ritorno al passato, né una controriforma. L'obiettivo è di salvare vite. Senza pregiudizi ideologici”. “Quello che mi spiace, ogni tanto, è quando si applica l'ideologia a un tema che è molto concreto - ha aggiunto -: mi sono spiaciuti alcuni accenni, anche se io capisco la politica e sono segretario di un partito, oltre che vicepresidente del Consiglio e ministro dei Trasporti”.

“Parliamo di un Codice della strada – prosegue - su cui stiamo lavorando da un anno, per la cui stesura abbiamo coinvolto centinaia di soggetti pubblici e privati, familiari delle vittime della strada e associazioni, imprese, sindacati, Comuni, Province, Regioni, Polizia stradale, Polizia locale, volontariato e primo soccorso”. Quindi, ha spiegato Salvini, “leggere che si tratta di 'controriforma', perché semplicemente il Codice della strada non prevede i 30 chilometri all'ora diffusi sul 50, 60, 70, 80 o 90% dei territori e questo vale a Bologna come a Bergamo o a Olbia”.

“Lo stesso discorso vale per gli autovelox – continua Salvini -: è un Codice della strada cui ho messo mano da padre, non da ministro. Ho un figlio che ha la patente da non tanto e ho una figlia che la prenderà tra un po': avere 3.159 morti, come dice l'ultimo dato del 2022, sulle strade italiane, sapendo che il primo tasso di mortalità per i giovani è l'incidentalità su due e quattro ruote mi ha imposto di prendere in mano un Codice della strada che era datato 1992”. “Fare battaglia politica su un elemento che ha l'obiettivo comune e condiviso da tutti di salvare vite, e non di creare problemi, mi lascia un po' di amarezza” ha concluso.