Economia
Tutti pazzi per la birra, consumi più che raddoppiati in Italia
La filiera occupa quasi 124mila operatori in oltre 870 aziende e crea un valore condiviso di 9,4 miliardi di euro
Italia in controtendenza, dunque: tutti i marchi della Birra Castello, che comprendono le etichette Pedavena, Superior, Birra Dolomiti e Alpen, hanno mostrato “una crescita di oltre il 16% in volume rispetto al 2021 sia nel canale Ho.re.ca. sia nel canale Gdo”.
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Si tratta di un aumento del 9,8% nel fatturato rispetto al 2021, “passando da 112 milioni di euro a oltre 123 milioni di euro nel 2022” mentre nei primi quattro mesi del 2023 tutti i marchi del gruppo “hanno continuato a crescere, aumentando del 14,3% in volume rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente”, fa sapere Birra Castello interpellata da AGI.
Anzi, come si evince anche dall’Annual Report 2022 di Assobirra, la filiera occupa “quasi 124mila operatori in oltre 870 aziende” e “crea un valore condiviso di 9,4 miliardi di euro, pari allo 0,53% del Pil” per versare all’Erario “oltre 700 milioni in accise annue” mentre la realtà produttiva, in sé eterogena per dimensioni, va “dai 600 agli oltre 7 milioni di ettolitri” che “coprono oltre il 92% della birra prodotta e venduta in Italia”.