Economia

Ubi, la Leonessa decide su Intesa. Il alle nozze passa da Brescia

di Luca Spoldi

Martedì il Sindacato Soci si schiera. Ecco le famiglie bresciane che fanno parte del patto

Dell’elenco non fa più parte Cattolica Assicurazioni, che poche settimane fa ha “cambiato casacca” (raddoppiando la propria partecipazione) come detto, e neppure i Lucchini (cui fa direttamente capo lo 0,6% di Ubi Banca), che il 20 maggio scorso hanno annunciato di aver firmato “formale disdetta”, pare per dissidi personali col presidente dei “bresciani”, Franco Polotti. Resta da capire se come nel caso di Cattolica anche i Lucchini raddoppieranno la propria partecipazione apportandolo al Car.

In quel caso il fronte degli oppositori salirebbe, teoricamente, oltre la soglia del 30% e per assicurarsi la futura fusione (che in ogni caso non dovrebbe avvenire prima della fine del prossimo anno o forse nel 2022) Messina dovrebbe sperare di ottenere un’adesione praticamente unanime all’Ops da parte del rimanente 70%. Un’impresa se non impossibile di certo non agevole, almeno sulla carta. Riusciranno i Bazoli a serrare le fila e tirare la volata a Messina? A Brescia si accettano scommesse.