Economia

Ubi perde 3,5 miliardi in 2020 con gli oneri della fusione con Intesa

Ubi Banca ha chiuso l'esercizio 2020 con una perdita netta di 3,5 miliardi, dopo aver contabilizzato negli ultimi due trimestri dell'anno tutti gli oneri relativi all'integrazione con Intesa Sanpaolo, pari a circa 3,8 miliardi netti. Nel solo quarto trimestre la perdita e' stata di 1,4 miliardi. Tornando ai conti dell'intero esercizio, l'utile netto dell'operativita' corrente si e' attestato a 254,7 milioni, in calo del 21,1% rispetto al 2019. I proventi operativi si sono attestati a 3,6 miliardi (-1,2%), con margine di interesse a 1,7 miliardi (-3,7%) e commissioni nette a 1,7 miliardi (+1,9%).

In crescita dell'1,6% a 2,4 miliardi gli oneri operativi, per un rapporto cost/income salito al 66,8%. Quanto ai coefficienti patrimoniali, in seguito alla contabilizzazione di tutti gli oneri relativi all'integrazione con Intesa, il Cet1 fully loaded e' sceso all'8,66%, il Tier 1 al 9,54% e il Total capital ratio al 14,39%. Proseguendo nell'analisi del conto economico, le rettifiche su crediti si sono attestate a 743,3 milioni, sostanzialmente stabili rispetto ai 738,4 milioni del 2019, 'nonostante maggiori rettifiche collettive a fronte del rischio di futuro deterioramento correlato alle conseguenze della pandemia'.

Il costo del credito si e' quindi attestato a 89 punti base dagli 87 del 2019. Quanto agli aggregati patrimoniali, il confronto rispetto al 2019 dei volumi pro-forma (comparabili con i precedenti periodi di rilevazione) evidenzia crediti netti in bonis a 79,7 miliardi, in crescita rispetto ai 79,4 di fine 2019, crediti deteriorati netti a 3,3 miliardi (con un'incidenza del 3,9% sul totale crediti netti), in riduzione di 0,9 miliardi rispetto ai 4,2 di fine 2019 (incidenza 4,9%), crediti deteriorati lordi a 5,4 miliardi (con un'incidenza del 6,2% sul totale crediti lordi), in riduzione rispetto ai 6,8 di fine 2019 (incidenza del 7,8%).

La raccolta diretta da clientela ordinaria e' pari a 82,4 miliardi, in crescita dai 76,9 di fine 2019, e quella indiretta a 102,2 miliardi, in crescita rispetto ai 101,5 del 2019. Rispetto al 2019 Ubi evidenzia infine che 'le nuove erogazioni di crediti a medio lungo termine sono salite, includendo i finanziamenti cosiddetti 'Covid', del 67,6% a 17,7 miliardi (+21,3% al netto dei finanziamenti 'Covid'), sia a supporto delle imprese che dei privati, e i collocamenti di risparmio gestito sono cresciuti del 2,3% a 7,3 miliardi'.