Economia

Unieuro, Iliad alla sfida dei servizi. Perché la mossa premia le scelte di Tim

di Marco Scotti

La ratio dell'investimento di Iliad è quella di aumentare la quantità di servizi offerti ai propri utenti

All’indomani dell’annuncio dell’ingresso di Iliad nel capitale di Unieuro, in molti si interrogano sulle motivazioni che hanno spinto l’azienda di telecomunicazioni francese a investire una cinquantina di milioni per rilevare il 12% dell’azienda di elettronica al consumo. Perché Xavier Niel, tutt’altro che uno sprovveduto, ha dato l’imprimatur a questa operazione? Equita si è addirittura detta “sorpresa” da questa mossa, che è in qualche modo difficile da decifrare.

In realtà, a quanto risulta ad Affaritaliani.it, l’idea di fondo – per il momento mascherata dalle dichiarazioni di prammatica dell’amministratore delegato di Iliad Italia Benedetto Levi – è quella di aumentare la quantità di servizi offerti ai propri utenti. La telefonia in quanto strumento per effettuare chiamate o connettersi a internet è ormai un settore in cui i margini si riducono drasticamente.

Calano le tariffe medie (proprio grazie all’ingresso di player come Iliad) e di fatto certi servizi di base diventano delle commodities. Nessuno si stupisce più di avere a disposizione minuti illimitati per chiamare o sms illimitati. Tutto si gioca su Gb eventualmente messi a disposizione degli utenti, ma anche lì in molti stanno già prevedendo offerte flat.

Iliad, dal canto suo, sta procedendo ad ampi passi verso una redditività sufficiente, anche se l’Ebitda – come largamente prevedibile – rimane ancora negativa per 158 milioni. La previsione è di raggiungere il break even nel secondo semestre di quest’anno. La quota di mercato dell’azienda è di oltre il 9%. E Unieuro? Ha saputo cavalcare la dematerializzazione causata dal Covid e ha chiuso il 2020 in crescita per il quinto anno consecutivo.

Eppure qualcuno inarca il sopracciglio: che c’entra Iliad con Unieuro? Ebbene, la risposta è duplice. Da un lato la branch italiana del colosso francese vuole fare un investimento visto che – secondo Equita – non è così ottimista sui risultati della telefonia fissa che partirà a breve. Dall’altro, perché in questo mondo avvia la creazione di un ecosistema di partner che permette di offrire alla clientela servizi ulteriori – a valore aggiunto – che la differenzino dai competitor. Non è quindi improbabile pensare a dei bundle tra elettrodomestici comprati da Unieuro e servizi Iliad. O, ancora, la possibilità di acquistare tramite gli store del gruppo francese prodotti di Unieuro.

(Segue: i riflessi su Tim)