Economia

Usa, il dollaro rischia di perdere il ruolo di valuta di riserva mondiale

di David Rees*

La decisione degli Usa di congelare gli asset della Banca Centrale russa accelererà il trend di diversificazione delle riserve

Non ci sono in realtà molte opzioni per la Cina, in ottica di diversificazione dal dollaro. Potrebbe smettere di accumulare titoli del Tesoro americano e degli alleati statunitensi con la stessa rapidità con cui lo ha fatto in passato, ma è improbabile che li elimini del tutto o che diversifichi in modo significativo verso altri asset. Avrebbe senso per altri emergenti diversificare le proprie riserve? Un’altra valuta da considerare è il renminbi. Sembra improbabile che i Paesi emergenti, a parte forse la Russia che non ha molta scelta, possano convertire tutte le riserve in renminbi. Il rischio che Pechino possa congelare arbitrariamente gli asset di riserva di una nazione a causa di un inasprimento delle relazioni bilaterali è invariato, se non superiore, e disporre di dollari continua a essere utile in tempi di crisi.

Tuttavia, oltre al timore di sanzioni, vi sono ragioni economiche più ortodosse per diversificare, dato che molti emergenti conducono grandi quantità di scambi commerciali con la Cina, spesso in deficit bilaterale. Se la Cina continuerà ad accettare un maggior numero di pagamenti per le esportazioni nella propria valuta, le banche centrali dei mercati emergenti (e non solo) potrebbero iniziare ad accumulare riserve in CNY. Ciò sarebbe anche coerente con il desiderio di Pechino di internazionalizzare il renminbi.

Non è facile quantificare l'impatto potenziale di tutto questo sui mercati. Se si esclude la Cina dai dati del TIC, ci sono 26 Paesi nell'elenco che abbiamo identificato come candidati a diversificare le loro riserve. Questi Paesi detenevano complessivamente titoli del Tesoro USA per un valore medio di 1.100 miliardi di dollari a gennaio 2022, pari al 15% delle riserve estere. È improbabile che questi Paesi abbandonino del tutto il dollaro, dato che probabilmente rimarrà l'asset di riserva più affidabile e liquido nel prossimo futuro. Ma sembra ragionevole pensare che potrebbero riallocare forse un quarto delle loro riserve, per un valore di circa 250 milioni di dollari.

Quali sono le implicazioni per il mercato dei Treasury USA? Per quanto riguarda l'impatto sul mercato dei Treasury statunitensi, il vivace dibattito sull'impatto del Quantitative Tightening (QT) è probabilmente un buon punto di partenza. Il presidente della Fed, Jerome Powell, ha recentemente dichiarato che si stima che 95 miliardi di dollari di QT equivalgano a un aumento di 25 pb del tasso target dei Fed funds. Secondo questa regola empirica, la diversificazione degli asset di riserva potrebbe aggiungere circa 65 pb ai rendimenti dei Treasury. Ma questo è probabilmente lo scenario peggiore, e vale la pena notare che altri membri del FOMC si aspettano che l'impatto del QT sia molto minore.

Il punto è che si tratta solo di un'operazione di facciata. Potrebbero esserci delle variazioni di prezzo marginali, ma probabilmente non sufficienti, a meno che la diversificazione dal dollaro non prenda davvero piede, soprattutto da parte della Cina e la storia ci insegna che questo richiede decenni.

*Senior Emerging Markets Economist - Schroders

 

 

Leggi anche: 

Affari al Festival dell'Economia di Trento, Scaroni-Fiorani ospiti di Perrino

Elezioni comunali sondaggi, numeri esclusivi. Chi vince città per città

Termovalorizzatore Roma, Pd: "Va realizzato". E' quello che il M5S non vuole

Alessandro Benetton, il paperone che sui social dispensa pillole di saggezza

Al via la V edizione del Filming Italy Sardegna Festival - 9/12 giugno 2022

Milan, Berardi ciliegina dello scudetto dopo Sanches e... Calciomercato news

Scholz in missione in Africa: lavorare per "mondo multilaterale". VIDEO

Terna: 200 mln per la rete elettrica delle Olimpiadi 2026

Samsung, le case connesse sono la nuova normalità

Philip Morris Italia e l’arma dei Carabinieri: accordo per la legalità