Economia
Usa, profitti record per quasi tutte le grandi banche americane
Un terzo trimestre ricco ma con qualche realtà ancora in sofferenza
Usa, un terzo trimestre ricco per quasi tutte le grandi banche americane
La politica di tassi di interesse alti e la recessione che pare arrivare da un momento all’altro ma non arriva mai, sembrano far bene alle grandi banche americane. Dopo il complicato primo semestre dell’anno le trimestrali hanno evidenziato infatti, per la maggior parte di loro, profitti record. Prestiti pagati di più, meno accantonamenti previsti e vivacità del settore delle IPO e delle operazioni societarie sono stati il volano di risultati importanti. Bank of America, Citi, JP Morgan, Wells Fargo, Morgan Stanley e Goldman Sachs hanno avuto un utile globale di oltre 34.000 milioni di dollari nel terzo trimestre 2023 (+17% rispetto al 2022). JP Morgan ha ottenuto risultati record come pure Wells Fargo che ha quasi toccato il record di profitti e Bank of America. Al contrario, Goldman Sachs , invischiata nel settore immobiliare, ha visto i profitti in calo così come Morgan Stanley. Citi non si è del tutto ripresa dai cali dell’anno scorso.
Usa, sul podio dei guadagni JP Morgan
Sul podio JP Morgan Chase, la più grande banca americana, che ha guadagnato 13.151 milioni nel terzo trimestre (+35%). Il crollo delle banche legate alla Silicon Valley ha portato i risparmiatori ad entrare nella solidità di una banca storica. Gli aumenti dei tassi, critici per le banche di medie dimensioni, ha permesso a JP Morgan di aumentare a livelli record i ricavi. Nonostante ciò il Ceo della banca ,Dimon si è dimostrato molto cauto dicendo che “Ci troviamo di fronte a così tante incertezze che non possiamo che essere molto cauti. E’ il momento più pericoloso che il mondo abbia visto negli ultimi decenni”. Anche Bank of America, la seconda banca più grande, è riuscita a guadagnare quote a scapito di altre entità più deboli. “Abbiamo aggiunto clienti e account in tutte le linee di business. E lo abbiamo fatto in un’economia sana, ma in rallentamento, in cui la spesa dei consumatori americani continua a essere superiore a quella dell’anno scorso, ma continua a rallentare”, ha dichiarato il presidente Brian Moynihan. Bank of America ha realizzato un utile netto consolidato attribuibile di 7,27 miliardi di dollari (+11%) grazie alla crescita dei tassi. Ma la banca ha accumulato perdite nel portafoglio delle obbligazioni (131 miliardi contro i passati 116).
Usa, grandi guadagni anche per Wells Fargo
Grandi guadagni , sempre per i tassi di interesse alti, per Wells Fargo, 5.767 milioni di dollari (+61% ). La banca, seconda nel segmento mutui ipotecari, dopo JP Morgan, ha emesso un mutuo ipotecario su tre in tutto il paese. Da parte sua, Citi ha migliorato i suoi risultati del 2%, a 3.546 milioni di dollari nel terzo trimestre, grazie alla forte crescita dei ricavi, trainata dall'aumento dei tassi d'interesse e dalla negoziazione di titoli a reddito fisso e valute. Il CEO Jane Fraser ha detto che "Nonostante i venti contrari, le nostre cinque attività principali interconnesse hanno registrato una crescita dei ricavi del 9%”. Goldman Sachs invece ha avuto otto trimestri consecutivi di calo di profitti, soprattutto per il calo dei ricavi delle attività di investment banking. Inoltre è stata gravata dai suoi investimenti immobiliari, che hanno causato una perdita di 212 milioni di dollari nell' azionario e ulteriori deterioramenti di 358 milioni di dollari. Di conseguenza, l'utile consolidato è calato del 36%, a 1.882 milioni di dollari. “Siamo fiduciosi che il lavoro che stiamo svolgendo ora ci fornirà una piattaforma molto più solida per il 2024. Mi aspetto inoltre una ripresa continua sia nei mercati dei capitali che nell’attività aziendale se le condizioni rimarranno favorevoli. "In qualità di leader nella consulenza su fusioni e acquisizioni e nella sottoscrizione di azioni, una ripresa dell'attività sarà senza dubbio un vantaggio per Goldman Sachs", ha affermato il suo presidente, David Salomon. Morgan Stanley, da ultimo, ha mostrato un calo dei profitti del 9%, a 2.408 milioni di dollari.