Economia

Vestager, chi è la donna che ha tra le mani la fusione tra Ita e Lufthansa

di Lorenzo Goj

Multe miliardarie a Google e Apple, passando anche per Fiat. Ecco chi è la Commissaria dell'Antitrust che deciderà se approvare la fusione delle due compagnie

La fusione Ita-Lufthansa in mano a una sola donna, ecco chi è l'inflessibile Commissaria dell'Antitrust Ue Vestager

Google, Facebook, ma anche Fiat. Sono tanti i colossi globali passati sotto l’inflessibile lente d’ingrandimento di Margrethe Vestager, Commissario europeo per la Concorrenza e vicepresidente della Commissione Ue.

E oggi, a essere ispezionato con i raggi X è anche Ita Airways, erede della compianta Alitalia. Nello specifico, la severissima commissaria sta valutando se approvare la fusione della compagnia aerea nostrana con quella tedesca Lufthansa. Cosa che, a oggi, sembra abbastanza difficile viste le continue perplessità portate sul tavolo dall’Antitrust.

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In particolare, l’ultimo ostacolo emerso sarebbe il timore dell’Ue (e dunque il conseguente divieto emanato) riguardo i patti intercontinentali tra Lufthansa e diverse compagnie americane e canadesi, in cui Ita Airways non dovrebbe mai entrare perché andrebbe a distruggere degli equilibri decisivi per il mercato e per i consumatori.

Ma chi è esattamente Margrethe Vestager, la “tax lady” (signora delle tasse, ndr), definita così dall’ex (e forse anche prossimo) presidente degli Stati Uniti Donald Trump? Sul campo politico fin da giovanissima (le sue prime esperienze iniziano a 21 anni), diventa nel 2014 commissario per la Concorrenza dell’Unione Europea.

Tra le sue più grandi “imprese”, impossibile non ricordare la multa di quasi 2 miliardi e mezzo a Google per abuso della propria forza di mercato. Ma questo è solo l'inizio. Pochi mesi dopo sposta l’attenzione in Italia avviando le indagini sugli affari fiscali della Fiat, per poi tornare Oltreoceano mettendo il naso tra le carte di Starbucks e Amazon chiedendo di versare in Lussemburgo tasse per 250 milioni. Ma non è finita qui. Anche Facebook ha avuto la “fortuna” di incontrare l’impassibile Vestager, finendo per essere multato per ben 110 milioni per avere ingannato l’Ue nell’acquisto di WhatsApp.

Da annoverare anche l’impegnativo procedimento su Gazprom, player russo del gas tra i principali in Europa, in merito alle accuse di violazione delle norme creando ostacoli artificiali agli scambi con ben otto paesi europei: Estonia, Lettonia, Lituania, Polonia, Repubblica Ceca, Slovacchia, Ungheria e Bulgaria.

Bisognerebbe anche ricordare, però, che alcuni degli interventi hanno anche causato danni molto ingenti. E non solo ai conti delle società indagate, ma soprattutto sui lavoratori. Nel gennaio 2015, infatti, Vestager ha ordinato a Cyprus Airways di rimborsare oltre 65 milioni di euro di aiuti di Stato illegali ricevuti nel 2012 e 2013 come parte di un pacchetto di ristrutturazione; di conseguenza, Cipro ha sospeso le operazioni presso la sua compagnia di bandiera, causando la perdita di oltre 550 posti di lavoro.

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Ma non è finita qui. A quanto pare, i conti delle Big Tech sono una delle “prede” preferite della commissaria Ue. Il 29 agosto 2016, infatti, dopo un'indagine durata due anni, Vestager ha annunciato che Apple aveva ricevuto indebiti benefici fiscali dall'Irlanda, chiedendo un rimborso monstre di 13 miliardi di euro, più gli interessi, in imposte non pagate all'Irlanda per il periodo 2004-2014.

Dopo molta resistenza sia dal governo irlandese, sia dalla multinazionale americana, Apple ha pagato nel 2018 un totale di 14,3 miliardi per chiudere il caso. Il governo irlandese, però, ha dichiarato che avrebbe tenuto i soldi versati da Apple in un fondo separato fino alla conclusione del ricorso contro il provvedimento che era stato presentato alla Commissione Europea.

Successivamente, nel marzo 2017 annuncia il no della Commissione alla fusione tra la Borsa di Francoforte (Deutsche Börse) e la Borsa di Londra (London Stock Exchange).

Insomma, un curriculum di tutto rispetto, corredato anche da uno scontro con il Presidente dell’Abi Antonio Patuelli, il quale le chiese fortemente di dimettersi in seguito al giudizio della Corte di Giustizia dell'Unione Europea che ha stabilito che i fondi concessi dal Fondo interbancario per il salvataggio di Banca Tercas nel 2014 non rappresentavano aiuto di stato, al contrario di quanto sostenuto dall'Antritrust UE e dalla Vestager in particolare.

Tornando all’attualità, il caso che vede la lente dell’Antitrust Ue sull’affare Ita Airways-Lufthansa è destinato a far parlare di sé. Il dossier, infatti, nato nel 2023, ha avuto a che fare con diversi ostacoli.

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Nel gennaio 2024, la Commissione Europea ha avviato un'indagine sull'acquisizione di ITA da parte di Lufthansa per valutare le implicazioni sulla concorrenza. All’inizio le preoccupazioni principali riguardavano le rotte tra l'Italia e l'Europa Centrale, dove Lufthansa ha una forte presenza.

Poi, come emerso con le ultime richieste, a rappresentare un problema per la Concorrenza sono anche le rotte a lungo raggio come Stati Uniti, Canada, Giappone e India.