Volkswagen, Morando (Economia): danni per noi superiori ai vantaggi

Di Alberto Maggi (@AlbertoMaggi74)


"Molti in questo momento stanno ragionando, tra virgolette, sui vantaggi che nella competizione possono derivare alla nostra industria automobilistica da questo gravissimo episodio di cui si è resa protagonista Volkswagen. Io credo invece che il danno gravissimo di immagine che questo comportamento irresponsabile di Volkswagen reca al sistema Europa prevalga nettamente su questo calcolo che riguarda eventuali vantaggi nazionali". Il vice-ministro dell'Economia Enrico Morando commenta con Affaritaliani.it lo scandalo Volkswagen. "Penso purtroppo che l'enormità degli effetti negativi indotti per l'industria automobilistica europea da questo comportamento Volkswagen sia difficilmente misurabile. Il che dovrebbe spingere a una reazione di tipo europeo altrettanto significativa per cercare di recuperare il terreno perduto".

Morando spiega che "ormai dobbiamo ragionare un po' di più di quanto non si faccia in chiave europea, perché noi siamo l'Europa. E da questo punto di vista penso che gli effetti negativi riguardino tutta l'Europa. E' chiaro che in questo momento gli effetti negativi si concentrano nello specifico sul leader mondiale nella produzione di automobili di qualità, che è certamente la Germania. Nel settore dell'automobile, nel mondo, se si vuole l'eccellenza si guarda alla Germania, anche se ci sono tantissimi altri paesi che producono auto bellissime. Nell'immediato, quindi, il danno gravissimo di reputazione e di immagine si concentra sulla Germania, ma se ragioniamo in chiave europea capiamo bene che gli effetti negativi possono riguardarci direttamente. Per questo siamo interessati ad una reazione all'altezza della gravità del problema da parte della Germania e da parte dell'Europa".

Questa vicenda forse insegna che la Germania non è quel Paradiso della perfezione che molti pensano sia... "Il Paradiso, per chi ci crede, e la perfezione sono concetti che non riguardano le cose umane e quindi nemmeno le cose tedesche", conclude Morando.