Economia

Volkswagen, insorgono i tedeschi: sciopero ad oltranza negli stabilimenti contro tagli e riduzione salariale

di redazione

In Germania, i dipendenti Volkswagen si preparano a uno sciopero ad oltranza dopo il fallimento delle trattative con IG Metall. In gioco salari, stabilimenti e diritti dei lavoratori

Da lunedì sciopero ad oltranza negli stabilimenti contro tagli e riduzione salariale

In Germania, gli stabilimenti di Volkswagen AG si preparano a scioperi ad oltranza dopo il mancato accordo tra il sindacato IG Metall e il consiglio di amministrazione dell’azienda. La terza contrattazione collettiva, tenutasi a Wolfsburg, non ha portato a una soluzione, lasciando i lavoratori sul piede di guerra contro i tagli proposti dall’azienda.

Le richieste di Volkswagen e le proposte di IG Metall

Il consiglio di amministrazione di Volkswagen ha avanzato una serie di richieste che hanno generato forti proteste: riduzione salariale del 10%, cancellazione dell’indennità collettiva mensile di 167 euro,abolizione dei bonus di anniversario per i dipendenti di lunga data,possibili chiusure di stabilimenti e licenziamenti di massa,tagli significativi alle capacità di formazione.

In risposta, IG Metall, insieme al comitato aziendale generale, ha proposto un piano alternativo che prevede la creazione di un fondo di solidarietà per ridurre in modo flessibile l’orario di lavoro, evitando licenziamenti, discussione temporanea della partecipazione agli utili in cambio di nuove garanzie occupazionali, investimenti da parte degli azionisti e del management per sostenere il futuro dell’azienda e preservare tutte le sedi

La protesta dei dipendenti

Durante la contrattazione collettiva, circa 7000 dipendenti Volkswagen si sono riuniti fuori dalla sede a Wolfsburg per protestare contro i tagli proposti dall’azienda, i lavoratori hanno espresso il loro disappunto, accusando Volkswagen di tradire i propri valori e i propri dipendenti.

La presidente del comitato aziendale generale, Daniela Cavallo, ha dichiarato:
"Il consiglio di amministrazione ha spinto oltre ogni limite con proposte inaccettabili. I lavoratori sono pronti a scendere in strada per difendere i propri diritti. Adesso tocca all’azienda dimostrare responsabilità e trovare un compromesso."

Cosa succederà dal primo dicembre?

Con la fine dell’obbligo di pace il 30 novembre, IG Metall ha annunciato scioperi di avvertimento in tutte le sei sedi di Volkswagen AG (Braunschweig, Emden, Hannover, Kassel, Salzgitter e Wolfsburg) e nelle filiali collegate. La prossima contrattazione collettiva è prevista per il 9 dicembre, ma il sindacato ha già chiarito che, se necessario, si entrerà in un conflitto sindacale fino alla fine della contrattazione .

Un impatto sull’intero settore automotive

Le tensioni tra Volkswagen e i suoi dipendenti arrivano in un momento critico per il settore automotive tedesco, già colpito dalla transizione verso l’elettrico e da un mercato in rallentamento. Il conflitto potrebbe avere ripercussioni significative sulla produzione e sull’immagine di uno dei più grandi produttori automobilistici al mondo.

Le prossime settimane saranno decisive per il futuro di Volkswagen in Germania. Il braccio di ferro tra il consiglio di amministrazione e IG Metall rappresenta non solo una questione di salari e stabilimenti, ma anche una sfida per l’intero sistema industriale tedesco. Il risultato avrà implicazioni profonde per lavoratori, aziende e il settore automotive nel suo complesso.

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