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Economia
Wall Street "in mano" alla Svizzera. Se Berna vende, fuggire da New York

di Andrea Deugeni
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@andreadeugeni

Quando iniziare a smontare i portafogli vendendo i titoli di Wall Street dalle valutazioni stellari senza rimanere coinvolti nello scoppio della bolla finanziaria che molti aspettano? Il gruppetto di analisti ed economisti che presagiscono uno sboom del New York Stock Exchange inizia a farsi nutrito e anche la Federal Reserve, nelle proprie minute di giugno, ha paventato questo rischio.

Non occorre fare complessi calcoli sulle valutazioni dei vari multipli azionari, ricorrendo anche a difficili confronti storici con il '29 o con la terribile bolla di inizio millennio delle dot.com.

wall street
 

Basta guardare le mosse della Banca Centrale Svizzera, uno degli investitori istituzionali più accorti e profittevoli del mondo che nel 2016 ha portato a casa utili per 24 miliardi di franchi. Per la felicità di Confederazione e Cantoni.

Mentre neanche le nuove mosse "missilistiche" della Corea del Nord non impensieriscono i mercati e il Nyse continua a viaggiare ai massimi di sempre, con una volatilità, misurata in base all’indice della paura (Vix), sempre più ai minimi, le banche d'affari e gli operatori continuano a praticare quello che è lo sport che va più di moda in Borsa in questo momento. Ovvero prevedere se e come il mercato potrebbe sgonfiarsi e correggere. Tutti cercano di dire la propria, avventurandosi in strutturati ragionamenti. Ragionamenti che, stando invece a quanto suggerisce Seeking Alpha, uno dei siti di riferimento della business community americana, molto seguito a Wall Street, non servirebbero.

 

Andamento Borsa americana 6 7 2017
Andamento Borsa americana negli ultimi 30 giorni in raffronto con l'indice Ftse All-World (in dollari)

 

Già, perché secondo quanto suggerisce il blog fondato da David Jackson, in passato uno dei più noti analisti di Morgan Stanley specializzato in titoli hi-tech, proprio quelli che stanno trainando il Nasdaq e, a rimorchio, lo S&P 500, basterebbe adottare una delle tattiche più antiche sui listini azionari. Ovvero fare il follower e mettersi in scia ai big player, confindando nel loro fiuto. 

wall street ape
 

Nel caso specifico della presunta bolla americana alimentata da anni di tassi a zero e di quantitative easing da parte della Federal Reserve, Jackson consiglia di monitorare con attenzione i movimenti della Banca Nazionale Svizzera, istituto costretto a spendere in ogni modo le proprie riserve di franchi per tenerne sotto controllo il valore.

Da quando il franco è diventato uno dei beni rifugio per eccellenza, l'istituzione presieduta da Thomas Jordan è diventata l’ottavo detentore pubblico al mondo di azioni a stelle e strisce (circa 80 miliardi di dollari investiti sul Nyse in bilancio a giugno di quest'anno), uno dei maggiori singoli azionisti di Apple (ha pure lo 0,28% del capitale di Facebook per un controvalore investito di 741 milioni di dollari).

C'è da dire che la Bns non ricorre a un attento stock picking, scegliendo cioè singole azioni, ma acquista i titoli presenti negli indici borsistici, seguendo le relative ponderazioni. Ma arrivando, anno dopo anno, a totali a nove cifre, come tanti fondi sovrani

L’improvvisa correzione, tanto attesa a Wall Street ma che per il momento a parte qualche piccolo scossone nel gruppetto tech di testa di Apple&C non ha ancora fatto capolino, troverebbe la Svizzera sovra-esposta, costretta a liberarsi velocemente dei titoli americani per tentare di portare a casa il guadagno o almeno di non perderci. 

Niente male come “canary in the coal mine” (il canarino che i minatori portavano nelle profondità dei tunnel per capire quando risalire - l'animale moriva prima - senza rimanere vittima dei gas tossici) per i singoli investitori che vogliono azzeccare così il timing della correzione senza bruciare denaro, dopo essersi avventurati negli oscuri meandri dei mercati azionari. Poi, si sa: in finanza gli svizzeri possono vantare una certa expertise. Meglio fidarsi

 

 

Tags:
bolla finanziariascoppio bollaandamento mercatiandamento wall street





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