Economia
Whirlpool: "L'attività cessa ma paghiamo gli stipendi". Fiom: "Non molliamo"
Whirlpool, dopo la chiusura, la lettera ai dipendenti: "Pagheremo gli stipendi fino a dicembre". Al Mise resta aperto il tavolo di crisi. Fiom: "Non molliamo"
Whirlpool: l'annuncio della chiusura
"Abbiamo dato la massima disponibilità al board americano di Whirlpool e proposto incentivi, decontribuzione al 30%, contratti di sviluppo, fondi Industria 4.0 e anche garanzie Sace. Abbiamo messo a disposizione tutto ma l'ad Blitzer ha spiegato che non riescono a creare una prospettiva industriale per Napoli per rendere competitiva produzione", così avrebbe riferito il premier Giuseppe Conte ai sindacati, riuniti in videoconferenza sulla vertenza Whirlpool.
Whirlpool: la lettera ai dipendenti
L' azienda scrive ai dipendenti dello stabilimento campano: "La Direzione di Whirlpool Emea comunica la cessazione di tutte le attività produttive presso lo stabilimento di Napoli, con effetto alle ore 00:01 del 1° novembre 2020. Da tale momento i dipendenti saranno esentati dal rendere la propria prestazione lavorativa presso il sito, fermo restando il mantenimento del rapporto di lavoro in essere. Con effetto dal 1° novembre, l’azienda pagherà la piena retribuzione ai dipendenti fino al 31 dicembre 2020 con riserva di ulteriori valutazioni successive a tale data. L’accesso ai locali aziendali sarà consentito soltanto previa richiesta scritta autorizzata dalla Direzione, per i soli fini del legittimo esercizio dei diritti sindacali derivanti dal Ccnl o protocolli di sicurezza vigenti.Qualsiasi accesso non autorizzato sarà perseguito a termini di legge".
Whirlpool: rimane aperto il tavolo di crisi al Mise
Su Whirlpool rimane il tavolo permanente di crisi al Mise. Lo ha detto, secondo quanto riferiscono delle fonti, il ministro dello Sviluppo economico Stefano Patuanelli, all'incontro su Whirlpool tra governo e sindacati. Il ministro ha sottolineato che il governo non ha strumenti cogenti per impedire il disimpegno dell’azienda ma ha assicurato che si farà sentire in tutte le sedi per far valere gli accordi del 2018, pronto anche a verificare tutte le forme di incentivi avuti che devono essere retrocessi.
Whirlpool, Fiom: "Governo non può dirsi impotente, non molliamo"
"Il Governo non può dirsi impotente". Lo dichiara Rosario Rappa, segretario generale Fiom-Cgil Napoli, in relazione alle dichiarazioni del premier Conte all'incontro con i sindacati sulla vertenza Whirlpool. "Chiediamo al Governo di dire come pensa di far rispettare sovranità nazionale", ha aggiunto Rappa. "Ancora non conosciamo le motivazioni che spingono Whirlpool a chiudere Napoli. Ci sentiamo traditi, noi non molliamo. Noi - prosegue il reasponsabile Fiom -abbiamo assunto un patto con quei lavoratori. Non è vero che Whirlpool cesserà le produzioni di lavatrici, perchè ci risulta che stanno costruendo stabilimento in India in cui andranno le linee produttive di Napoli". "Il Governo - sottolinea ancora Rappa - non può limitarsi a dire che il board americano non è disponibile a trovare una soluzione per Napoli. Non funziona che in campagna elettorale si fanno promesse che poi non vengono rispettate, mi riferisco ai ministri oggi presenti al tavolo". "Il tavolo tecnico permanente - conclude in riferimento alla dichiarazione del ministro Patuanelli, su un tavolo di crisi al Mise - non capiamo a cosa serva. Le lavoratrici e i lavoratori faranno tutto quello che è nelle loro possibilità. Noi quella fabbrica non la molliamo".
Whirlpool, Uilm: "Un accordo senza rispetto"
"Il Governo deve impugnare e far rispettare a tutti i costi l'accordo del 2018 firmato al Mise da Whirlpoolcoinvolgendo ogni sede istituzionale europea e mondiale. La chiusura di Napoli potrebbe rappresentare l’inizio di una vera epidemia di licenziamenti". Lo ha affermato il segretario generale della Uilm Rocco Palombella, presente all'incontro in videoconferenza sullo stabilimento campano. "Bisogna fare qualsiasi cosa per far continuare la produzione a Napoli. Il Governo - prosegue Palombella - deve dirci come vuole far proseguire l’attività industriale e come salvaguardare tutti i lavoratori". "Se non verrà fatto rispettare l’accordo del 2018, ogni altra intesa non avrà validità. Si rischia una situazione irreparabile e intollerabile per uno stato civile - conclude Palombella - che non può mendicare il rispetto dell’accordo a una multinazionale, ma deve imporlo. Il Governo in ogni caso deve farsi garante verso tutti i lavoratori di Napoli".
La lettera inviata da Whirlpool ai lavoratori, in cui si annuncia il termine delle attività a Napoli il 1 novembre, "non fa che gettare benzina sul fuoco in una situazione già esplosiva" Lo afferma il segretario generale della Uil, Rocco Palombella, secondo cui si tratta di "una provocazione inaccettabile".