Economia

Whirlpool, tensione in fabbrica a Napoli. Furlan: "Riaprire subito il tavolo"

C'è tanta tensione oggi allo stabilimento Whirlpool di via Argine a Napoli. Uno schieramento di decine di uomini delle forze dell'ordine circonda l'area antistante l'ingresso della fabbrica dove, fin dalle prime ore del mattino, si sono alternate le troupe televisive che hanno raccontato le proteste esplose ieri dopo le brutte notizie provenienti da Roma, con l'annuncio dello stop alla produzione dal primo novembre dato dall'azienda.

Capannelli di lavoratori discutono sullo stato della vertenza e puntano l'indice contro il governo, il cui atteggiamento viene considerato poco incisivo nei confronti della multinazionale americana. La prossima è in programma per domani mattina quando, alle ore 9,30, i lavoratori di via Argine si ritroveranno davanti alla fermata della linea 1 della metro di piazza municipio, da dove partira' un corteo alla volta di palazzo Santa Lucia, sede della Regione Campania.

Il sindacato chiede un nuovo intervento energico del governo regionale sulla vertenza e dopo il corteo esplicitera' questa sua richiesta in un incontro con la giunta. Per il fine settimana si sta lavorando ad una iniziativa con il mondo della cultura. Lunedi pomeriggio si svolgerà la riunione degli esecutivi unitari convocati da Cgil Cisl Uil di Napoli per lanciare lo sciopero generale delle categorie produttive. 

Il segretario generale della Cisl Annamaria Furlan ha chiesto di "riattivare immeditamente il tavolo di confronto". "Dobbiamo trovare una via d'uscita per questa vertenza - ha affermato la sindacalista - con richiami forti alle responsabilità  dell'impresa, della proprieta', ma anche del territorio nel suo complesso. Non possiamo perdere anche Whirlpool a Napoli. E' un richiamo severo e importante alle istituzioni e agli imprenditori italiani".