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Eni, il MAXXI ospita il MakeIn’AFRICA dedicato a startup africane
Evento spinoff del Maker Faire per parlare di innovazione e sostenibilità
Perché interessarsi all’Africa? Cosa l’Italia può ottenere agganciandosi al continente africano? Questo è MakeIn’AFRICA, l’evento dedicato alle start up africane e promosso da Eni per parlare di innovazione, soluzioni e futuro.
Il MAXXI, museo nazionale delle arti del XXI secolo, ha ospitato due sessioni che hanno visto la partecipazione di Jean Leonard Touadi, politico, scrittore e giornalista italiano, originario del Congo e advisor FAO; Mario Molteni, CEO di E41Impact, un’iniziativa fondata nel 2010 da ALTIS- Graduate School of Business and Society dell’università Cattolica del Sacro Cuore e da Always Africa Association, e Blessing Onyeche Ugwoke ed Emarance Jessica Claire D’Assise GomaTchimbakala, entrambe vincitrici dell’Eni Award Debutto nella Ricerca: giovani talenti dell’Africa, rispettivamente nel 2017 e 2018.
“L’Italia deve guardare sempre di più al continente africano per una serie di motivi - ha spiegato Touadi - La prossimità geografica: l’Italia è nel cuore del Mediterraneo, questo significa condivisione dei problemi, ma anche delle opportunità, in questo caso economiche per un’economia africana in forte crescita e quindi l’Italia può agganciare la sua economia a quella africana. Il secondo motivo è che il continente africano può diventare quel laboratorio per una ricerca di modello di sviluppo economico diverso, più attento all’ambiente, all’inclusione sociale e alla valorizzazione delle identità culturali dei popoli. Il terzo motivo è proprio la struttura delle imprese italiane, piccole e medie, - conclude - che è esattamente quello che l’Africa cerca in questo stadio del suo sviluppo. Dei partenariati con delle imprese che non siano troppo grandi, ma che siano a misura di tecnologia date per l’Africa in grado di creare delle possibilità di collaborazione".
Make’InAFRICA è un evento dedicato all’omonimo contest organizzato da MakerFaire Rome 2018, promosso da Eni per individuare, supportare e diffondere la realizzazione progetti e soluzioni innovative per l’accesso all’energia nei paesi africani, occasione questa per presentare i progetti dei premiati.
I vincitori sono stati 3: il progetto di Melesse Temesgen che ha sviluppato una soluzione sostenibile e innovativa per il drenaggio dell’acqua; il secondo vincitore è Prince Nana Kow Essel che ha ideato una soluzione sostenibile in tema di accesso all’energia; il terzo progetto è LONO, un’impresa sociale che in Costa d’Avorio fornisce servizi di biotecnologia non solo alle piccole e medie imprese locali, ma anche alle famiglie.