Spettacoli

Ascolti Auditel: Renzi conduttore Tv, arriva sul Nove "Firenze secondo me"

Marco Zonetti

Arriva il documentario del senatore Pd, che debutta come divulgatore citando la frase di Dostoevskij: "La bellezza salverà il mondo"

Matteo Renzi inizia una nuova avventura, ma non in politica. Dopo tanti annunci, indiscrezioni, retroscena, ecco che sabato 15 dicembre sul Nove in prime time debutta Firenze secondo me, l'attesissimo documentario prodotto da Lucio Presta, scritto con Sergio Rubino e soprattutto condotto dal senatore Pd, ex segretario dem ed ex Presidente del Consiglio.

Presentando, al Teatro del Sale a Firenze, il programma prodotto dalla Arcobaleno Tre e che andrà in onda  sul canale della Discovery con quattro appuntamenti settimanali da novanta minuti l'uno, Matteo Renzi ha abilmente eluso le domande dei giornalisti sulle diatribe interne al Pd, sul famigerato Congresso e sul governo giallo-verde per focalizzarsi sulla sua nuova fatica nella quale crede moltissimo.

Lasciando da parte le atmosfere shakespeariane e i tanti Macbeth e Lady Macbeth che vogliono fargli la pelle commettendo il regicidio definitivo, Renzi ha preferito appellarsi alla Russia ottocentesca citando "La bellezza salverà il mondo", parole concepite dallo scrittore Fëdor Dostoevskij quando visse per qualche tempo a Palazzo Pitti a Firenze. 

E Palazzo Pitti sarà per l'appunto il punto di partenza e il luogo in cui si chiuderà il documentario Firenze secondo me, in una sorta di epopea circolare che vedrà Renzi percorrere fisicamente e narrativamente il capoluogo toscano visitando gli scorci paesaggistici che hanno ispirato scrittori, pittori, artisti, scultori, pensatori, ma anche monumenti e musei, dalla Galleria degli Uffizi a Palazzo Vecchio, dalle Urne de' Forti  cantate dal Foscolo nella Basilica di Santa Croce, al Duomo e così via. 

Un progetto "pazzo" come lo definisce lo stesso Renzi, un progetto che potrebbe rivelarsi un boomerang ma che, chissà, potrebbe invece svelare un lato sconosciuto di "Matteo", tanto amato dai suoi fans e tanto detestato dai suoi detrattori. Il sottoscritto, osservando le prime immagini in anteprima di Firenze secondo me, ha temuto una involontaria parodia di Alberto Angela, ma in Tv non si può mai sapere e magari questa sera potremmo assistere alla nascita di una nuova star del piccolo schermo.

La favella a Renzi non manca, televisivamente parlando - almeno quando è in veste di esponente politico - ed è imbattibile nei talk show (tant'è che, per metterlo in difficoltà, occorrono sempre almeno tre giornalisti rabbiosi e inferociti... ma questa è un'altra storia). E del fatto che, in fondo, sia un "animale televisivo" se ne accorse per primo Silvio Berlusconi, che in quel campo se ne intende. 

A domenica mattina, dunque, con l'inflessibile verdetto dell'Auditel su Firenze secondo me, verdetto che Renzi si augura più magnanimo di quello del 4 marzo. Nell'attesa, tuttavia una capatina sul Nove in prima serata vale senz'altro la pena farla, perché - ammettiamolo - la curiosità di vedere il leader politico più dibattuto degli ultimi anni in una nuova veste è tantissima. E del resto, come ci insegna nel più trito dei cliché Oscar Wilde ma anche una regola aurea del marketing (che Renzi conosce bene), nessuna pubblicità è mai negativa.