Spettacoli
Ascolti Tv 19 aprile 2019: di Venerdì Santo il "Sacro" soccombe al "Profano"
Cronache Tv dal Venerdì Santo: il dissacrante Ciao Darwin surclassa la sacrale Via Crucis; il Papa parla di migranti, Bruno Vespa li "ignora"
Gli ascolti Tv e i dati Auditel del prime time del 19 aprile 2019, Venerdì Santo, hanno visto il Rito della Via Crucis officiato da Papa Francesco su Rai1 (16,7% di share) soccombere a Ciao Darwin 8 - Terre Desolate condotto da Paolo Bonolis su Canale 5 (25,1%).
Non è la prima volta che Bonolis surclassa il Santo Padre. Accadde infatti anche il Venerdì Santo del 2010 quando Ciao Darwin conquistò il 31.65% di share mentre la Via Crucis di Papa Ratzinger si fermava al 18.14%. Stessa sorte subì Papa Bergoglio nel 2016, quando ottenne il 18,54 mentre Ciao Darwin conquistava il 26,94% di share.
Quello di ieri, per giunta, è stato anche l'ascolto meno lusinghiero per la Via Crucis trasmessa in questi sei anni del pontificato di Papa Bergoglio, che nel 2013 (forte anche della curiosità per la sua elezione avvenuta solo qualche giorno prima) conquistò addirittura il 26,44% di share.
A parte i meri dati di ascolto, come ogni Venerdì Santo, ieri sera la Tv si è divisa tra "Sacro" sulla Prima rete Rai e "Profano" sull'Ammiraglia Mediaset. Dinamica non soltanto appannaggio della prima serata ma anche dell'access prime time, che ha visto uno Speciale Porta a Porta condotto su Rai1 da Bruno Vespa e Flavio Insinna dall'Ospedale Bambino Gesù di Roma trasmesso (con buoni ascolti) contro Striscia La Notizia su Canale 5.
In entrambi i casi, il Profano ha battuto il Sacro, il Trash ha prevalso sulla Liturgia, le atmosfere leggere e spensierate hanno avuto ragione di quelle religiose.
Altro aspetto interessante della serata di ieri è stato il diverso approccio di Porta a Porta rispetto a quello della Via Crucis. Mentre, infatti, Papa Bergoglio dedicava ampio spazio alla questione migratoria, quest'ultima è stata totalmente ignorata dal programma di Bruno Vespa, che - sovranisticamente? - ha eliminato ogni accenno a migranti e ad accoglienza preferendo dare visibilità alla sofferenza dei piccoli ricoverati nell'ospedale pediatrico romano e allo speranzoso tema della rinascita dopo la malattia.
In ogni modo, la serata di ieri dimostra soprattutto come il Servizio Pubblico continui tradizionalmente a rivestire il prime time di colori sacrali in occasione del Venerdì Santo, mentre Mediaset prosegua imperterrita a trasmettere un programma irriverente e dissacrante come Ciao Darwin, senza minimamente porsi il problema di sospenderlo in via eccezionale vista la ricorrenza. Una scelta che, piaccia o meno, ha pagato ancora una volta in termini di ascolti. Ci si potrebbe anche domandare se sia lecito che, in un Paese laico, il Servizio Pubblico Radiotelevisivo dedichi una prima serata a un evento prettamente religioso. Ma questa è un'altra storia.