Spettacoli
Ascolti Tv Auditel: le soap di Rete4 mettono (di nuovo) KO Floris e Berlinguer

DiMartedì e #Cartabianca non sfondano in prima serata e soccombono a fiction, talent show e soap opera, risultando i meno visti in prime time
Gli ascolti Tv e i dati Auditel di martedì 30 aprile 2019 vedono, in prime time, l'ennesima conferma della crisi dei talk show di approfondimento politico, che risultano - parliamo di #Cartabianca condotto da Bianca Berlinguer in onda su Rai3 e di DiMartedì condotto da Giovanni Floris su La7 - i programmi meno visti della serata.
Vediamo i dati: su Rai1 la fiction L’Aquila – Grandi Speranze ha radunato 2.152.000 spettatori pari al 9.4% di share, mentre su Canale 5 Il film con Ficarra e Picone Il 7 e l’8 ha raccolto davanti al video 2.221.000 spettatori pari al 9.7% di share. Su Rai2 The Voice of Italy ha conquistato 2.430.000 spettatori pari all’11.4% di share. Su Italia 1 Le Iene ha convinto invece 1.835.000 spettatori (10.6%). Su Rai3 #CartaBianca si ferma a 1.103.000 spettatori pari a uno share del 5.2%, battuto da Rete4 con Il Segreto e i suoi 1.700.000 spettatori con il 7.3% di share mentre Una Vita raduna 1.061.000 spettatori pari al 7.5% di share nella prima puntata e 663.000 (8.2%) nella seconda, surclassando La7 con DiMartedì che segna 1.338.000 spettatori con uno share del 6.2%.
Come vediamo, Floris e Berlinguer non soltanto vengono praticamente doppiati da The Voice della Ventura, ma soccombono anche alle Iene su Italia1 e vengono battuti nettamente dalle telenovelas di Rete4. I due talk show non vanno oltre le loro medie consuete, malgrado i tanti argomenti da sviscerare: le Elezioni Europee, il caso Siri, l'annuncio dell'uscita dell'Italia dalla recessione, e così via.
Imbottiti e investiti da innumerevoli tentativi quotidiani di raccontare una politica ormai protagonista assoluta sui social network, e quindi senza mediazioni, i telespettatori arrivano nel prime time già saturi di chiacchiere e di dotte elucubrazioni e si rifugiano nello svago e nella levità di altri programmi. Alla fiction istituzionale raccontata dalle solite facce e dai soliti prezzemolini e prezzemoloni della carta stampata preferiscono la finzione istituzionalizzata delle soap opera o il sogno dei talent. O un racconto più vivace e dinamico dei fatti (come nel caso delle Iene) rispetto alla pomposa narrazione, autocompiaciuta e spesso compiacente, dei giornalisti televisivi.