Ascolti Tv Auditel: se Carlo Freccero con l'omaggio a Celentano tritura Renzi
Il direttore "spedito dal Pd sul satellite" torna a Rai2 portandola in vetta agli ascolti mentre l'ex segretario dem naufraga sul Nove
Gli ascolti Tv e i dati Auditel di sabato 5 gennaio 2019 hanno visto l'omaggio voluto dal "neo"direttore Carlo Freccero ad Adriano Celentano alla vigilia del suo compleanno far volare Rai2 al secondo posto delle reti più viste in prime time con quasi tre milioni di spettatori e il 14,4% di share.
Parallelamente, il documentario di Matteo Renzi Firenze secondo me in onda sul Nove chiudeva la sua quarta e ultima puntata calando all'1,9% con 415.000 spettatori con l’1.9%. Ora, sappiamo perfettamente che Carlo Freccero è tornato a Rai2 dopo essere stato ostracizzato per anni, prima da Berlusconi, e poi spedito sul satellite proprio dal Pd (come ha ampiamente ribadito più volte nella conferenza stampa di qualche giorno fa, affollata come quella di un capo di Stato). Freccero ha, inoltre, più volte sottolineato la "fine dell'era di Berlusconi e Renzi" e che alla Tv italiana ormai soffia ormai il vento del cambiamento.
Ecco, questo piccolo dato, questo confronto prettamente televisivo nell'agone dell'Auditel tra Freccero, che ha fortemente voluto l'omaggio ad Adriano Celentano risultando a tutti gli effetti vittorioso sotto ogni punto di vista, e Renzi che, dal canto suo, ha visto la sua fatica televisiva non raggiungere i risultati sperati (per usare una formula eufemistica), è la perfetta fotografia di quanto sta avvenendo in questo preciso periodo storico. Nel momento in cui il documentario voluto da colui che fino a poco tempo fa era Presidente del Consiglio nonché segretario di un partito forte di un 40% di consensi finisce a ottenere poco più di 400mila spettatori il sabato sera in prime time, battuto da film e reti minori, segnala una netta inversione di tendenza, inquietante nella sua rapidità.
E il fatto che, dall'altra parte, il direttore "epurato", lui sì epurato per davvero, torni vincitore e, alla sua prima scommessa ufficiale, al suo primo programma personalmente e fortemente caldeggiato, spopoli e faccia volare la rete che è tornato a presiedere, ha quasi del romanzesco, con Freccero ideale versione moderna dell'Edmond Dantès di Alexandre Dumas che torna a riprendersi ciò che è suo, umiliando i nemici che lo hanno ostracizzato. Una parabola di vita e di potere alquanto istruttiva, una commedia umana dal sapore balzachiano raccontata suo malgrado dalle apparentemente frivole e marginali cifre Auditel.
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