Spettacoli

Boldi: "Ho pronto un nuovo film. Will Smith? Una gag come le mie con Teocoli"

Di Lorenzo Zacchetti

Si chiama "Matrimonio a Scampia" il progetto cinematografico del popolare attore, che auspica la ripresa del settore

Massimo Boldi cerca un produttore per "Matrimonio a Scampia"

Cosa cambierà con la fine dello stato di emergenza-Covid che ci accompagna da oltre due anni? Massimo Boldi, popolarissimo attore comico, non ha dubbi: “Spero davvero che la gente torni al cinema con fiducia. Personalmente avrei tolto anche le mascherine, speriamo che succeda presto, ma intanto sarebbe proprio bello che il pubblico ritrovasse l'entusiasmo di andare nelle sale, dopo un blocco durato troppo a lungo. Lo spero, anche perché ho un progetto pronto da tempo”.

Ce ne parla?

“Volentieri. Ho un film pronto da due anni per essere girato: il titolo è Matrimonio a Scampia. E’ una storia molto simpatica e divertente, nello stile di Miseria e nobilità di Totò. Sto cercando un produttore e speriamo che con la fine dello stato di emergenza le cose cambino. Finché la gente non andava al cinema, le case di produzione ovviamente non hanno lanciato nuovi progetti”. 

A proposito di film ambientati a Napoli: le è dispiaciuto che Paolo Sorrentino non abbia vinto l’Oscar con E’ stata la mano di Dio?

“Non l'ho ancora visto, ma certamente facevo il tifo per Sorrentino, perché è davvero bravo. E, a proposito di Oscar, la crisi è anche americana: sono arrivati al punto di prendersi a sberle per fare notizia. Ci mancava solo che Chris Rock dicesse a Will Smith la battuta che facevo quando Teo Teocoli mi dava le sberle in testa: Bestia, và che mi hai fatto male!”. 

Parlando di coppie comiche, farebbe un altro film con Christian De Sica?

“Certo! E anche lui lo vorrebbe. Ne abbiamo parlato: non c’è ancora un progetto concreto, però l’intenzione comune sicuramente sì”.

La coppia Boldi-De Sica è davvero un brand, anche se nella sua carriera ha fatto coppia anche con diversi altri colleghi, da Teo Teocoli a Renato Pozzetto. Qual è il partner al quale si sente più legato?

“Io ho sempre fatto quello che so fare: il clown, per fare ridere la gente. I compagni coi quali ho condiviso il palcoscenico e il set sono sempre stati i miei appoggi, le mie spalle, in un rapporto reciproco. Christian, Renato, Teo… ci siamo sempre supportati vicendevolmente in modo magnifico, anche se nel contempo siamo rimasti anche comici singoli, un po’ come gli attori americani. Il paragone che mi viene da fare rispetto alla coppia formata da me e Christian è con Walter Matthau e Jack Lemmon in La Strana Coppia”.

IPA IPA23882644 prMassimo Boldi e Christian De Sica in "Anni 90"
 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Il vostro ultimo film, Natale su Marte, è stato distribuito in esclusiva da Netflix: le piattaforme digitali non bastano per compensare la crisi delle sale cinematografiche?

“E’ una cosa completamente diversa rispetto al cinema: lì hai il botteghino che ti dice se un film è andato bene o male, ma con le piattaforme è decisamente più complicato”. 

Rispetto alle nuove generazioni di comici, quali le piacciono di più?

“Mah, le nuove generazioni non hanno ancora avuto i risultati delle precedenti. Parlano un’altra lingua, che in alcuni casi trovo divertente e in altri no. Ad esempio mi piace Checco Zalone, che fa proprio ridere. È bravo e merita il suo successo. Citare altri cabarettisti è difficile, anche perché il genere ormai si è esaurito. In televisione si fanno solamente reality show e talent. Il varietà è sparito dai palinsesti. L’eccezione è stata LOL su Prime Video, che ho trovato molto carino. Abbiamo grande speranza che prima o poi si possa riprendere il lavoro, anche perché gli anni passano. Non sono più un ragazzo, sebbene mi piaccia fare il Cipollino nazionale (Boldi ha 75 anni, ndr). Negli anni ’80 e ’90 credo di aver fatto quasi tutti gli spettacoli più importanti della televisione, da Drive In a Scherzi a parte, a Sabato al circo. Oggi non c’è più quella spinta a lanciare nuovi varietà”.

Digitando il suo nome su Google compare una notizia un po’ strana, con un titolo che accosta il suo nome alla “battaglia persa contro il cancro”. In realtà, entrando nell’articolo, poi si capisce che si parla di sua moglie Marisa, scomparsa nel 2004. So che la cosa l’ha fatta davvero arrabbiare…

“Sì, sinceramente ci sono rimasto molto male. È stato usato un titolo eclatante e fuorviante, per poi dire cose che già si sanno. Ci ho sofferto”. 

Parliamo di cose più allegre: lei non è più ragazzino, ma sembra avere una vita sentimentale molto intensa e con compagne più giovani. E’ davvero così?

“Sì, anche se da quasi due anni sono single, dopo l’ultima storia con Silvia Broggian. Non mi lego più in maniera fissa per scelta, ma continuo a frequentare tantissime belle figliole... spero di poterci presto andare anche al cinema!”.

IPA IPA20513455 prDa sinistra: Ezio Greggio, Jerry Calà, Massimo Boldi e Christian De Sica in "Yuppies 2"
 
Schermata 2022 04 01 alle 19.42.21
L'articolo che ha fatto arrabbiare l'attore di Luino
 
 
 
 
 
 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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