Spettacoli
Carolyn Smith, la danza, la malattia, gli allievi in Ucraina. L'intervista
"Era scritto nelle pagine del mio destino che sarei diventata una ballerina. Mia madre ballerina, mio padre ballerino, anche mia nonna e mio nonno"
Carolyn Smith a tutto tondo: l'intervista di Affari
Scozzese, vulcanica, geniale, indomabile, Carolyn Smith - giudice esperta di “Ballando con le Stelle” e volto amato dal grande pubblico - è la fondatrice e timoniera di “Sensual Dance Fit”, una folta “scuderia” composta da ben 130 scuole sparse su tutto il territorio nazionale, altrettanti insegnanti e oltre 10 mila allieve.
Amica della famiglia reale inglese, con la danza nel sangue sin dalla tenera età, partita a soli 15 anni per il Campionato Europeo, specializzata in “latino-americani”, 56 primavere di carriera alle spalle, Carolyn nel 2007 fa la sua prima apparizione nel programma televisivo di Milly Carlucci, al quale rimarrà legata per tre lustri, fino ad oggi. Genitori ballerini, nonni ballerini, ascoltava musica dalla nascita, “la radio era sempre accesa” confessa.
Energia allo stato puro, “maschiaccio” dice lei, giocava a calcio nelle giovanili della sua città, ma non con la squadra femminile. Desiderosa di far crescere la sua scuola (che già conta un rilevante peso nel comparto “dance” italiano) ha in questi giorni raggiunto la ridente Monastier di Treviso per una fruttuosa e formativa convention della durata di 9 giorni con lo staff e tutte le 130 docenti che fanno capo al suo “Impero della pista”.
Un full immersion di inizio anno che è anche punto di incontro non solo atto a pianificare strategie, tecniche e dettagli operativi per il futuro del Team, ma anche per guardarsi negli occhi e vivere dei momenti di sintonia umana e mentale con le oltre cento professioniste che la seguono dal 2017, periodo in cui tutto ha avuto inizio.
Carolyn ci ha accolti e guidati in Veneto nella location ove si tiene la kermesse per un intenso tour conoscitivo rivelandoci aneddoti, segreti e progetti sia della sua agguerrita equipe sportiva sia della sua vita privata.
Dai primi passi nelle terre di William Wallace ai trofei internazionali, dal fortunato format di Rai 1 alla “Dance Detox” con Evelina Flachi, dall’esperienza come doppiatrice di cartoon alle scuole di ballo italiane che portano la sua firma, dall’intruso (come chiama lei la malattia) alla pandemia da Covid-19, passando per il dramma della tragica guerra russo-ucraina. Una Smith come non l’avete mai vista e sentita!
Carolyn, passione per il ballo nata a 5 anni con la classica poi il passaggio alla ginnastica artistica e alla danza sportiva con specializzazione in “latino-americani”. Neanche sedicenne e arrivano già i primi trofei. Ci racconta brevemente gli esordi e come parte la sua professione?
Era scritto nelle pagine del mio destino che sarei diventata una ballerina. Mia madre ballerina, mio padre ballerino, proprio come mia nonna e mio nonno. L’intera famiglia lo è da diverse generazioni. Mi alzavo al mattino con la musica, c’era sempre la radio accesa in ogni stanza. Sono nata e cresciuta con una grande cultura per la musica. Ho iniziato a Glasgow con la classica e il tip tap. Ero talmente energetica che dovevo scaricare questa tensione giovanile in qualche maniera, l’unica cosa che amavo era proprio il ballo! Ero un maschiaccio da piccolina, dovevo muovermi, si figuri che giocavo a calcio con la squadra maschile. Tutto partì da quegli anni.
(segue)