Spettacoli
Detective per Caso: il film evento che abbatte le barriere della "diversità"
Nelle sale oggi e domani un piccolo capolavoro con protagonisti ragazzi "diversamente abili" accanto ad attori consumati. Con risultati straordinari
Il 21 marzo prossimo si festeggerà la Giornata Nazionale per le Persone con la Sindrome di Down. E oggi, 18 marzo, e domani, 19 marzo, nei cinema italiani verrà trasmesso un piccolo gioiello dal titolo Detective per Caso, un film nel quale recitano ragazzi "diversamente abili" (fra mille virgolette), appartenenti all’Accademia L’Arte nel Cuore.
Fondata da Daniela Alleruzzo tredici anni fa dopo il dolore per la morte di un parente con disabilità grave, l’Arte nel Cuore Onlus si pregia di insegnare l’arte della recitazione a ragazzi normodotati e a ragazzi "disabili", in piena integrazione e armonia fra di loro.
Ed è proprio l’armonia tra varie diversità la cifra stilistica di Detective per Caso, un progetto la cui rilevanza socio-culturale ha immediatamente convinto la Fondazione Allianz UmanaMente a produrre questo film dal messaggio meraviglioso e Giampaolo Letta di Medusa a distribuirlo. Prendendo per esempio Emanuela Annini, la giovane protagonista del film affetta da Sindrome di Down ma il cui eloquio rivaleggia con quello di un’attrice consumata, diventa imbarazzante fare dei distinguo tra i vari attori. I ragazzi dell’Accademia Arte nel Cuore, normodotati o meno, sono tutti bravissimi e l’alchimia creatasi fra di loro e le celebrità che hanno accettato di partecipare al film a titolo gratuito (Massimiliano Bruno, Tony Cairoli, Claudia Campagnola, Luca Capuano, Paola Cortellesi, Paola Tiziana Cruciani, Stella Egitto, Mario Ermito, Stefano Fresi, Mirko Frezza, Claudia Gerini, Marta Iacopini, Lillo, Valerio Mastandrea, Andrea Preti, Carlo Reali, Niccolò Torielli e Rosaria Renna nella parte di se stessa) rende il film una pellicola cinematografica di prima qualità.
Il regista Giorgio Romano, in sole quattro settimane di riprese e con budget limitato, è riuscito a compiere un autentico miracolo e Detective per Caso si lascia guardare con grande allegria e con il cuore ricco di speranza. Oltre a essere un avvincente thriller-commedia che non ha nulla da invidiare a filmoni ben più celebrati.
Il risultato, per giunta, ha superato così tanto le aspettative da far pensare al proseguimento del progetto in veste di serie televisiva, e Canale 5 si è impegnato a trasmettere in prima serata il film nel prossimo futuro.
Grande contentezza da parte delle produttrici, la stessa Daniela Alleruzzo (che ha scritto anche il soggetto del film), Susi Zanon e Guia Invernizzi Cuminetti. E grande entusiasmo da parte dei giovani attori, oltre a Emanuela Annini, Alessandro Tiberi, Giulia Pinto, Giordano Capparucci, Matteo Panfilo, Giuseppe Rappa, Lorenzo Salvatori e Tiziano Donnici.
“Lo scopo di questo film” leggiamo nel comunicato della Fondazione Allianz UmanaMente, “è quello di spostare i confini: non ci sono ruoli né gerarchie, non c’è “sano” né “malato”. Ci sono esseri umani che vivono le proprie ambizioni e i propri sogni. I personaggi sono ironici, maliziosi, furbi, spregiudicati. L’innovazione sta proprio qui, in come sono trattati i personaggi, approfonditi realisticamente, ma anche visti in chiave comica e dissacrante”.
Anziché reclutare attori normodotati per interpretare "disabili", insomma, in Detective per Caso sono gli stessi disabili a interpretare se stessi, rendendo il film assolutamente realistico e gettando una luce più chiara su un mondo che si ritiene erroneamente “diverso” ma che in realtà è totalmente identico a quello ritenuto “normale”.
Appuntamento quindi oggi e domani al cinema, con un ringraziamento dal profondo del cuore a tutti coloro che hanno partecipato a questo lodevole progetto, che – ci auguriamo – otterrà tutti i riconoscimenti che merita. Perché Detective per Casonon è soltanto un film, bensì un’opera meritoria che contribuisce a rendere migliore questa nostra società.