Sanremo 2018: i social chiedono a gran voce il Premio alla carriera a Milva
Dopo l'appello di Cristiano Malgioglio, in rete dilaga la richiesta di un giusto riconoscimento alla Rossa che ha reso grande l'Italia nel mondo
Sanremo 2018 sarà finalmente la sede in cui la mirabile Milva, diva eclettica che ha reso grande il nome della cultura italiana nel mondo, avrà il giusto riconoscimento a una carriera unica nel suo genere?
Commendatore dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana, Cavaliere della Legion d'Onore della Repubblica Francese, Croce al Merito di I Classe dell'Ordine al Merito della Repubblica Federale di Germania e Ufficiale dell'Ordre des Arts e des Lettres, nel corso della sua lunghissima e fortunatissima storia professionale Milva ha saputo reinventarsi di continuo, passando da Brecht a Piazzolla, dal folk alla musica classica, dalla canzone alla televisione al cinema al teatro, lasciando costantemente un'impronta indelebile grazie al suo talento indiscusso e peculiare.
Oggi Milva è malata e vive lontana (ahinoi) dalle scene, ma la sua assenza è tangibile, così com'è tangibile l'assenza di un equo riconoscimento alla sua grandezza. Questo spirito e le richieste dei tantissimi ammiratori hanno spinto la sua fida e validissima assistente Edith Meier a fondare un anno fa un gruppo facebook dal titolo Premio alla Carriera per Milva. Lo stesso Cristiano Malgioglio è un fervente sostenitore del riconoscimento all'artista, come espresse nell'ottobre 2016 alla Vita in Diretta per poi ribadirlo pochi giorni fa sempre nello stesso programma. La testimonianza commossa dell'ottimo Malgioglio ha colpito nel segno facendo proseliti sui social network fino a diventare un fiume in piena.
All Music Italia ha quindi lanciato su Twitter l'hashtag #PremioCarrieraMilva, auspicando che la richiesta a Claudio Baglioni di un imprescindibile tributo all'artista di Goro si concretizzi finalmente sul palco dell'Ariston. Può il Festival di Sanremo, dal quale Milva spiccò il volo tanti anni fa con Il Mare nel cassetto, negare un omaggio sacrosanto a una donna straordinaria amata e apprezzata in tutto il mondo, da Berlino a Tokyo passando per Buenos Aires, da Parigi ad Atene? Un rifiuto sarebbe un autentico sacrilegio.