Esteri
"A livello militare siete messi male". Il consigliere di Putin deride l'Italia
Sergey Karaganov: "Escalation più probabile, gli obiettivi adesso sono in Europa. Il mondo sta diventando un luogo pericoloso, bisogna intervenire"
Guerra Russia Ucraina, Karaganov: "Prossimo obiettivo l'Europa"
La guerra in Ucraina continua e durerà a lungo, almeno secondo quanto sostiene uno degli uomini più vicini a Putin che è stato suo consigliere e che nel 2019 fu il primo a teorizzare l'invasione totale delle truppe russe in tutto il territorio, non solo nel Donbass. Sergey Karaganov riporta il pensiero dello Zar. "Putin - spiega l'ex consigliere al Corriere della Sera - ha detto che se l’Ucraina fosse entrata Nato, non ci sarebbe più stata l’Ucraina. Nel 2008 c’era un piano di rapida adesione. Fu bloccato, ma da allora l’Ucraina è stata integrata nella Nato. È stata riempita di armi e le sue truppe sono state addestrate dalla Nato, il loro esercito è diventato sempre più forte. Abbiamo assistito a un aumento del neonazismo, l’Ucraina stava diventando come la Germania nel 1936-‘37. La guerra era inevitabile".
"Vediamo - prosegue Karaganov al Corriere - l’espansione occidentale in atto e una russofobia simile all’antisemitismo tra le due guerre. Quindi il conflitto stava già diventando probabile. E abbiamo visto divisioni e problemi strutturali nelle società occidentali, così il Cremlino ha deciso di colpire per primo. Purtroppo un'escalation del conflitto diventa sempre più probabile. Gli americani e i loro partner Nato continuano a inviare armi all’Ucraina. Se va avanti così, degli obiettivi in Europa potrebbero essere colpiti o lo saranno per interrompere le linee di comunicazione. L’Italia e la maggior parte dei Paesi europei non sono in grado di difendersi. Hanno risparmiato sulla sicurezza. Ma il mondo sta diventando pericoloso".