Esteri
Abramovich, maxi causa all'Ue per le sanzioni e i sequestri di yacht e ville
L'ex patron del Chelsea tra i primi miliardari russi passati al contrattacco. Esposto alla corte europea in Lussemburgo
Abramovich rivuole tutto e chiede un super risarcimento danni
La guerra in Ucraina prosegue senza sosta da cento giorni consecutivi ormai. Non c'è nessuna tregua in programma, Putin ha deciso di intensificare gli attacchi in Donbass e punta anche alla conquista dello sbocco sul Mar Nero, con bombardamenti mirati su Odessa. Per far cessare il conflitto, i Paesi della Nato hanno deciso di infliggere delle sanzioni non solo allo Zar russo ma anche ai principali magnati che gravitano attorno al presidente. Tra questi - si legge sul Corriere della Sera - c'è anche l'ex patron del Chelsea Roman Abramovich, fresco di vendita del club londinese. Abramovich ha deciso di passare al contrattacco, denunciando il Consiglio Europeo per i sequestri di ville e yacht.
Abramovich - prosegue il Corriere - ha intentato una causa presso la Corte europea della Giustizia di Lussemburgo contro il Consiglio Ue per le sanzioni adottate nei suoi confronti in seguito all’invasione russa dell’Ucraina, si prospetta un maxi risarcimento danni per i sequestri di suoi beni ritenuti illegittimi. Lo riferisce l’agenzia Tass. La causa del magnate russo, il cui patrimonio da Bloomberg è stato stimato intorno ai 14,3 miliardi di dollari, è stata registrata dal tribunale il 25 maggio. In precedenza altri due uomini d’affari, Mikhail Fridman e Petr Aven, avevano intentato cause simili presso la corte europea.